Franceschini alla platea di Confindustria: adottate musei o teatri


La cultura è una “carta formidabile per la competitività” e “oggi è tornata ad essere centrale nello sviluppo del Paese”. Lo ha sottolineato il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenendo all’assemblea annuale di Confindustria. E parlando alla platea di imprenditori, ha invitato gli imprenditori ad “adottare un museo, un teatro, un monumento, perché è un motivo di grande orgoglio”.  

“Abbiamo iniziato recuperando il ritardo”, ha premesso parlando dell’attività al Mibact, e intanto spazzato via “tre tabù”: il fatto che “cultura e turismo” non potessero stare insieme, così come “tutela e valorizzazione” dei beni culturali; il terzo “molto ideologico, ossia il rapporto tra pubblico e privato. Oggi ci sono le condizioni per lavorare insieme”.

Un plauso alle parole de ministro è arrivato da Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Attraverso un appassionante discorso alla platea presente, Franceschini ha posto come punto centrale del suo intervento l’importanza del binomio Turismo e Cultura attribuendo a questo la funzione di traino di rilancio per l’economia del Paese.  

Lo stesso neoeletto presidente Boccia, invitando per la prima volta il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha evidenziato l’opportunità di crescere  attraverso modelli aziendali innovativi, sostenibili e interconnessi attribuendo al nostro settore un segno di riconoscimento importante.

Bene anche quanto espresso dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda – ha concluso Palmucci – che nel suo discorso ha evidenziato la necessità  di condividere le attività del mondo aziendale con quelle del Governo in uno spirito di collaborazione costruttiva”.

 

 

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