"Sul turismo c'è un ritardo straordinario: dobbiamo fare promozione unica all'estero e siamo molto indietro sul portale Italia.it e sulla digitalizzazione. E va fatta una integrazione totale delle strutture che sostengono la promozione dell'Italia all'estero: molte sedi dell'Enit non servono più e il personale potrà essere trasferito ad altre amministrazioni dello Stato, mettendo insieme un percorso più organico con Ice, ambasciate ecc”. É quanto ha affermato Dario Franceschini, ministro della Cultura e del Turismo. "La grande pista ciclabile sull'argine del Po è un grande progetto molto avanzato come progettazione e va sostenuto con risorse. "Io credo molto ai progetti ‘da itinerari’ – ha proseguito – e la pista ciclabile sull'argine del Po è un progetto tipo che dovrà essere seguito da molti altri, dal recupero di vecchie strade statali, al turismo equestre. Per questo tipo di proposte nel decreto ‘Cultura e Turismo’ appena approvato dal Consiglio dei ministri sono previste due norme: da una parte il ministero potrà convocare una Conferenza dei servizi obbligatoria per mettere d'accordo tutti gli enti locali interessati. Inoltre i beni demaniali che rischiavano di essere svenduti verranno affidati gratuitamente a cooperative di giovani che propongano iniziative a supporto di questi itinerari, per renderli unici e fantastici. Anche il camperismo – ha aggiunto – è una forma di turismo importante, mi piace idea dell'Iva agevolata per chi usa il camper ed ha un disabile in famiglia".
Infine, Franceschini ''condivide che il grande lavoro fatto per la selezione della capitale europea della cultura ‘2019' non vada disperso''. Il ministro si è detto d'accordo sulla possibilità di affiancare alla Capitale Europea della cultura anche una capitale italiana della cultura.
"Potrebbe essere interessante – ha sottolineato – credo che individuare una capitale italiana della cultura, con periodicità e risorse da definire, potrebbe mettere in circolo lo stesso meccanismo virtuoso''.
