Dal 6 agosto nei musei, nelle mostre, nei monumenti storici e in tutti gli altri luoghi della cultura, dai teatri ai cinema, si entra solo con la certificazione verde che dimostra la vaccinazione (anche solo la prima dose) o l’avvenuta guarigione (entro 6 mesi) oppure un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti. La cultura dunque si adegua al decreto legge approvato dal Governo a luglio, anche perché in Italia quasi tutti i musei hanno riaperto i battenti.
Le strutture stanno annunciando la novità sui social, alcune in odo originale, ad esempio alla Reggia di Caserta scende in campo Francesco I di Borbone che sventola il suo Green pass e, con lo slogan ‘Vacciniamoci ca ce pass’, il Parco archeologico del Colosseo usa i versi di Orazio e mostra la foto di una tessera hospitalis ritrovata nell’area sacra di Sant’Omobono, nei pressi dell’antica strada che collegava il Foro Romano al Tevere visibile ai Musei Capitolini. Altre strutture, come il Museo Egizio di Torino, sono state coperte di insulti e minacce: Inoltre, bisogna fare i conti con il problema dei lavoratori che non vogliono vaccinarsi.
Green Pass obbligatorio per visitare il parco archeologico di Paestum e Velia, agli ingressi sarà necessaria la misurazione della temperatura ed è prevista la mascherina obbligatoria. A Pompei la direzione del parco archeologico fornisce sul proprio sito internet anche il link all’elenco delle farmacie dell’area della città metropolitana dove si può fare i tampone.§Anche nei 13 musei statali della Liguria e nello splendido Palazzo Ducale si dovrà mostrare la certificazione, in formato cartaceo o digitale, già alle biglietterie. Idem per entrare a Miramare a Trieste. “È inevitabile che nei primi giorni ci saranno criticità – spiega il direttore del museo Sigismondo Castromediano di Lecce, Luigi De Luca – ma è giusto che anche il mondo della cultura e dei musei dia il proprio contributo per contenere la diffusione del virus con misure di prevenzione”.
Il Comune di Bologna fa sapere che la certificazione andrà esibita insieme a un documento di identità per accedere alle sedi dell’Istituzione Bologna Musei e alle biblioteche comunali, anche per assistere a manifestazioni culturali. La verifica avverrà con l’app nazionale VerificaC19 che leggerà ma non registrerà i dati. L’applicazione è in grado di leggere e verificare anche codici Qr presenti su eventuali certificazioni di turisti stranieri. In Toscana sono arrivati 53 lettori, 32 sono stati distribuiti su Siena e provincia e altri 21 a Firenze per musei come Gallerie degli Uffizi, complesso del Bargello, Galleria dell’Accademia e San Marco. Pronti anche tutti i musei di Torino dai Reali al Museo del Cinema con l’auspicio che “i visitatori non calino”.
Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, casa dei Bronzi di Riace, si è subito attivato. “Ci eravamo già mossi in questa direzione chiedendo il green pass già per le Notti d’estate sulla magnifica terrazza affacciata sullo Stretto per la maggiore serenità di tutti, e in particolare delle persone più fragili” racconta il direttore Carmelo Malacrino.