Sarà esposto fino a domenica nella sala Aldo Moro della Camera dei deputati l'Adorazione dei Pastori, l'opera, appena restaurata, di Caravaggio. Poi, dal 20 febbraio, sarà visibile nella grande mostra monografica sul Caravaggio allestita, sempre a Roma, presso le Scuderie del Quirinale. "E' un'iniziativa che accende i riflettori sulla cultura italiana e il suo patrimonio artistico" ha detto il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi riferendosi al restauro durato cinque mesi in un laboratorio tecnico-scientifico appositamente attrezzato presso la Camera dei Deputati e visitabile dal pubblico due volte a settimana. Ma soprattutto è motivo d'orgoglio per la Sicilia. L'opera, infatti, è solitamente custodita nel museo regionale di Messina e rappresenta una testimonianza della presenza dell'artista nella città dello Stretto tra l'autunno del 1608 e la primavera del 1609.
"Il restauro – ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo – è stato realizzato in fortunata coincidenza con il centenario della morte del pittore. Ma dopo la mostra romana, l'opera tornerà a meravigliare i siciliani insieme all'altro dipinto del Caravaggio ospitato a Messina, la Resurrezione di Lazzaro". Il quadro, infatti, resterà a Roma sino alla fine di giugno. Poi verrà riportata nelle sale del museo regionale di Messina dove, nel frattempo, è stata rimessa a nuovo la bella cornice seicentesca. "A conclusione dell'anno caravaggesco – ha spiegato l'assessore regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana Gaetano Armao – sarà nostra cura reperire le risorse necessarie per intervenire anche sull'altra opera di Caravaggio esposta nel museo messinese, la Resurrezione di Lazzaro".
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