Due giorni di protesta nei siti culturali italiani. Sei sigle sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Unsa Confsal, Ugl Intesa) hanno indetto assemblee e iniziative nelle giornate del 24 giugno (archivi, biblioteche e musei) e del 28 giugno (siti archeologici e culturali) per "rimettere al centro dell'attenzione i problemi del settore" e "chiedere soluzioni concrete per il rilancio".
I sindacati dei beni culturali scendono in campo per chiedere la riorganizzazione di un settore "da troppi anni lasciato alla deriva" e in particolare chiedono "risorse per la tutela e la manutenzione" di musei e siti archeologici e culturali; "reinternalizzazione di servizi oggi oggetto di appalti selvaggi, sprechi e sfruttamento delle professionalità", ma anche rispetto dei diritti contrattuali dei circa 20 mila lavoratori pubblici di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche con "riconoscimenti professionali, più formazione, più attenzione alle competenze".