Sono 1.222, di cui 80 da candidati stranieri, le domande arrivate al Mibact per i posti di direttore dei 20 grandi musei pubblici italiani. “E’ un risultato sbalorditivo di cui siamo molto orgogliosi”, ha commentato il ministro Dario Franceschini precisando che le domande verranno ora esaminate da una commissione “composta da cinque esperti di chiara fama” che si riunirà a breve e che sarà presieduta da Paolo Baratta. La procedura di selezione dovrà concludersi entro il 15 maggio.
“Non abbiamo i nomi e non sappiamo se hanno tutti i requisiti ma certo se qualcuno dall’estero fa domanda per diventare direttore di Brera o Capodimonte lo fa perché sa di avere delle chance – ha spiegato Franceschini – e questo è un risultato enorme, è un segnale molto importante, di grande attenzione da parte di tutti i grandi i musei del mondo. Non si è mai visto un paese che mette in una procedura di selezione pubblica i più grandi musei dello Stato. E’ un grande segnale di svolta”.
A far parte della Commissione ministeriale, oltre a Baratta (presidente della Biennale di Venezia), sono stati chiamati Lorenzo Casini (professore di diritto amministrativo dell’Università di Roma Sapienza ed esperto di legislazione per il patrimonio culturale), Claudia Ferrazzi (segretario generale dell’Accademia di Francia-Villa Medici di Roma, già vice amministratore generale del Louvre), Luca Giuliani (professore di archeologia classica e Rettore del Wissenschaftskolleg di Berlino) e Nicholas Penny (storico dell’arte, direttore della National Gallery di Londra).