martedì, 23 Aprile 2024

A Pompei la prima visita ufficiale del ministro Bonisoli

E’ a Pompei la prima visita ufficiale del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli. “Volevo dare importanza visiva delle priorità che avremo durante questa legislatura ed è l’attenzione al patrimonio. Pompei è una delle gemme di questo patrimonio. La nostra responsabilità è quella di conservare questo patrimonio, tutelarlo, proteggerlo”, ha detto il neo ministro.

“Nelle prossime settimane mi recherò nelle regioni che sono state vittime del terremoto, nelle Marche, in Abruzzo, Umbria e Lazio per visitare questi siti che necessitano di un pochino di attenzione in più e cura particolare in questo momento che per loro è così complicato”, ha aggiunto.

La linea operativa per il gran rispetto che ho del Parlamento le racconterò per primo alle commissioni parlamentari”. Ma a Pompei, il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, ha comunque anticipato gli obiettivi. “Il mondo dei beni e delle attività culturali ha bisogno di più soldi – ha detto- in passato avevano bisogno di trovare risorse, sono state fatte economie. Noi vogliamo invertire questa tendenza, noi spenderemo di più in tutto l’ambito culturale” . Quindi ha aggiunto: “Fare profitto con la cultura non è il mio obiettivo, quello che vedo è che con la cultura si può creare e del buon lavoro. Cerco delle competenze dei ragazzi, professionisti che sappiano fare un mestiere, che lo facciano sul territorio, e che deve essere strutturato nel modo giusto e quindi sto parlando di assunzioni a tempo indeterminato”.

“Franceschini è un signore, mi ha chiamato venti minuti dopo l’annuncio del mio nome, mi è piaciuta molto quella sua signorilità ed è un modo che mi piace di far politica”, ha concluso a chi gli chiedeva un giudizio sul suo predecessore Dario Franceschini.

“È un viaggio simbolico che ci onora” ha commentato il direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna. “Siamo molto lieti, significa attenzione per Pompei che è un simbolo dell’Italia, quindi è un’attenzione all’archeologia, ai grandi progetti che si stanno facendo di recupero. Già con Franceschini si era deciso di fare di Pompei il modello per altri siti come il parco di Capodimonte, Ostia – ha concluso – qui c’è un lavoro di squadra e di equipe interdisciplinare”.

 

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