venerdì, 19 Aprile 2024

Un 2016 ricco di mostre ed esposizioni in tutta Italia

Anche nel 2016 tornano le grandi mostre, con un’offerta in grado di accontentare tutti i gusti.
Dopo il successo dello scorso anno riscosso da numerose rassegne, sono molte le iniziative espositive in grado di consolidare l’interesse del pubblico per l’arte.    

Tra i titoli della nuova stagione la mostra ‘Il Magnifico Guerriero’, che dal 19 gennaio espone nei Musei Civici di Bassano del Grappa i ritratti di Jacopo Bassano, e quella dedicata alle più belle e famose vedute di Venezia, realizzate da maestri del genere quali Canaletto, Bellotto, Guardi, Caffi, dal 23 gennaio al 12 giugno a Palazzo Martinengo di Brescia.

Il 3 febbraio ‘Il Simbolismo. Dalla Belle Epoque alla Grande Guerra’ sarà visitabile  fino al 5 giugno a Milano, negli spazi di Palazzo Reale. Esposte le immagini sognanti, metaforiche, a volte sconvolgenti, dei dipinti di Segantini, Ensor, Moreau, Redon o Bocklin, impegnati nell’esplorazione dell’animo umano a cavallo tra ‘800 e ‘900.     

Evento molto atteso è quello che riunisce ai Musei di San Domenico di Forlì dal 13 febbraio al 26 giugno i capolavori assoluti di Piero della Francesca affiancati in un ideale confronto a quelli di Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello. Con il titolo ‘Piero della Francesca. Indagine su un mito’, l’esposizione indaga gli influssi del genio quattrocentesco sugli artisti moderni da Degas a Cezanne, da Carrà a de Chirico, Casorati, Morandi fino a Balthus e Hopper, che hanno consegnato l’eredità di Piero alla piena e universale modernità.    

A Torino approda una selezione di opere per la rassegna ‘Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage’, dal 10 marzo al 30 giugno a Palazzo Madama, e dall’11 dello stesso mese al 3 luglio i Macchiaioli delle Collezioni storiche si fanno ammirare nel romano Chiostro del Bramante, sempre nella capitale, alle Scuderie del Quirinale, dal 15 marzo al 26 giugno è di scena l’arte parmense della prima metà del XVI secolo attraverso i capolavori di carattere religioso di  Correggio e quelli, inquieti e arcani, di Parmigianino.   

Il primo ‘500 è anche al centro di una mostra allestita dal 19 marzo al 19 giugno alle Gallerie dell’Accademia di Venezia con ‘Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia’, che, attraverso opere capitali di Giorgione, Bellini, Cima da Conegliano, Tiziano, Lotto racconta come il progetto di Aldo e i suoi preziosi libri si intrecciarono sulla laguna con un’arte nuova, nutrita dalla pubblicazione dei classici greci e latini.   

Per chi ama il ‘900, dal 18 marzo, nella villa della Fondazione Magnani Rocca, l’eclettismo di Gino Severini, mentre a Palermo, a Palazzo dei Normanni, dal 21 marzo al 30 agosto c’è il genio naif di Antonio Ligabue. E a Milano, a Palazzo Reale, sempre in marzo (e fino a luglio) approdano le prospettive di Escher.  

Nell’estate e primo autunno spazio alle manifestazioni legate alle celebrazioni per i 150 anni dei rapporti Italia-Giappone. Dopo una mostra romana, in febbraio all’Istituto di Cultura dedicata alla rivisitazione Manga di Hukusai, ecco alle Scuderie del Quirinale i ‘Capolavori della scultura buddista’, allestita da luglio ad agosto. Invece, da settembre, a Milano Palazzo Reale ospita ‘Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Luoghi e volti del Giappone’, con le immagini più famose del ‘mondo fluttuante’.   
Per i 500 anni dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, Ferrara celebra il poema con una rassegna allestita a Palazzo dei Diamanti dal 24 settembre all’8 gennaio. Per raccontarlo, una selezione di capolavori di Giovanni Bellini, Mantegna, Giorgione, Raffaello, Leonardo, Michelangelo, Tiziano e poi incisioni, arazzi, libri e manufatti di straordinaria bellezza e preziosità.

Il 29 ottobre apre infine a Treviso, negli spazi del Museo di Santa Caterina, la ‘Storia dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin’, che espone 120 opere eccezionali, provenienti dalle maggiori collezioni internazionali, in un percorso che arriva fino al Cubismo picassiano di Cezanne. 

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