Si apre una settimana decisiva per la trattativa tra Alitalia ed Etihad dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi tra l'esecutivo e i vertici dell'ex compagnia di bandiera. Da cui è emerso che il Governo valuta il Piano industriale della compagnia degli Emirati positivo per il rilancio di Alitalia e ora chiede "posizioni chiare" ai soci per procedere speditamente con l'accordo: è un'occasione ottima, riferiscono fonti di Governo, e bisogna agire in fretta, a tempo scaduto.
"Ci è stato riferito l'esito dell'incontro di Abu Dhabi. I soci di Alitalia si sono impegnati a dare risposta alle richieste di Etihad entro l'inizio della prossima settimana", ha riferito il ministro Lupi al termine dell'incontro.
E visto che il tempo stringe, sono già ripresi nelle ultime ore, e continueranno nei prossimi giorni, contatti serrati con banche e soci per risolvere lo spinoso problema del debito e della gestione dei contenziosi pregressi: una zavorra che, una volta creata la newco (in cui Etihad entrerebbe con un investimento di circa 560 milioni per una quota fino al 49%), dovrebbe restare in capo alla 'old Alitalia'. Ma le banche stanno chiedendo garanzie in cambio dell'ok a rinegoziare 400 milioni di debito (su un totale di circa un miliardo).
Nei prossimi giorni si dovrà chiudere anche sul tema degli esuberi (Etihad ne chiederebbe un numero compreso tra 1.500 e 2.500): un nuovo incontro con i sindacati non è ancora stato fissato, dopo che il tavolo tecnico in programma oggi è stato rinviato per impegni di una delle sigle di categoria.