sabato, 14 Dicembre 2024

In estate 4,2 mln di pax per Ita Airways: via alla campagna A Sky full of Italy

“La centralità del cliente e la valorizzazione del Made in Italy ci hanno portato ad ottene questa estate ottimi risultati, con un Load Factor medio pari all’84%, con picchi dell’87% sull’intercontinentale e oltre 4,2 milioni di passeggeri trasportati”. Lo ha dichiarato Giovanni Perosino, Chief Marketing Officer di Ita Airways, in occasione della presentazione a Milano della nuova piattaforma di comunicazione  denominata “A sky full of Italy” e la brand campaign “Search Bar” che pone l’attenzione proprio sul Made in Italy. La piattaforma, realizzata grazie al supporto di Google, ideata da Vmly e prodotta da Think Cattleya, si rivolge a chi, anche in viaggio, cerca le emozioni, le ispirazioni e l’estetica in pieno stile italiano.

La forma iconica della search bar viene utilizzata creativamente per raccontare come gli italiani che viaggiano nel mondo possono vivere l’esperienza di viaggio già a bordo dei nostri voli, con tutto ciò che stavano cercando: lo stile, l’accoglienza, il calore, il buon cibo, la cura, il comfort.

“La valorizzazione delle eccellenze italiane – ha aggiunto Perosino –  è stato il criterio che ha guidato la produzione dell’intero progetto, dalla scelta della regia a quella musicale, dalle location alla ricerca di partnership in grado di esprimere al meglio questo valore, tutto gira intorno all’unicità italiana e alle eccellenze del nostro Paese che siamo fieri di portare in tutto il mondo a bordo di Ita Airways”.

Presente all’evento anche Simona Maggini, CEO di VMLY&R, agenzia che ha ideato la campagna, già on air su TV, social, web, stampa e video affissioni digitali in zone chiave di Roma e Milano e che sarà progressivamente lanciata all’estero con importanti maxi-video affissioni, web e addressable tv, partendo da Brasile e Argentina, passando per Europa e Stati Uniti, con campagne localizzate nelle aree di New York, Washington, Boston, Los Angeles, Miami e San Francisco, arrivando a toccare Israele, India e Giappone, sfruttando le peculiarità media di ciascun Paese.

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