L'Iran si appresta a privatizzare metà del capitale della sua compagnia di bandiera, Iran Air, colpita anche dalle sanzioni della Iata. Dopo la privatizzazione, i vertici di Iran Air puntano ad aumentare i voli domestici e internazionali, con l'aiuto di prestiti dal Fondo nazionale per lo sviluppo. I piani economici del Paese prevedono che il governo riduca l'età media della sua flotta aerea a 15 anni entro il 2015, mentre gli esperti ritengono che servano almeno 150 nuovi aeroplani entro i prossimi cinque anni e migliori standard di sicurezza.
La compagnia di bandiera iraniana è colpita da sanzioni statunitensi già dal 1995 che proibiscono alla Boeing la vendita di pezzi di ricambio. Nel giugno scorso gli Usa avevano vietato alle imprese e ai residenti all'estero di ricorrere ai servizi della Iran Air, mentre qualche mese prima diversi aeroporti europei avevano rifiutato all'Iran Air la fornitura di carburante, inducendo Teheran a fare lo stesso con le compagnie europee. A ciò si è aggiunta lo scorso ottobre la decisione Iata di impedire ad Iran Air, che pur è membro della stessa organizzazione, di accedere ai propri servizi finanziari. Di fatto ora l'Iran Air ha ridotto i suoi collegamenti internazionali, a favore in particolare delle compagnie dei Paesi del Golfo.
