venerdì, 26 Aprile 2024

Ryanair nel mirino dell’aeroporto di Budapest

La low cost ha dei debiti in sospeso e lo scalo ungherese ricorre ai giudici

Ryanair non paga i debiti e l'aeroporto di Budapest avvia un'azione legale nei confronti della low cost irlandese all'alta corte di Dublino. No comment sia dal management dello scalo che da Ryanair ma sembra possibile che il vettore aereo potrebbe inizialmente contestare la giurisdizionalità del tribunale di Dublino, preferendo gestire la causa direttamente in Ungheria.
L'azione legale è solo l'ultima vicenda del rapporto conflittuale che già da qualche tempo intercorre tra lo scalo Ferenc Liszt e Ryanair. Quando nel febbraio 2012 Malev, la principale compagnia del Paese est-europeo, andò in bancarotta, la percentuale di passeggeri di voli low cost nell'hub ungherese passò dal 15% al 50% a favore della compagnia aerea irlandese. Eppure, nonostante il boom, a partire dal 10 gennaio 2013 Ryanair ha tagliato del 40% la propria capacità conseguente alla diminuzione di rotte. Il motivo? Hochtief, l'azienda tedesca proprietaria dello scalo, si è rifiutata di ridurre le tariffe aeroportuali, che secondo il vettore irlandese sarebbero fuori mercato.

 

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