“Sono profondamente soddisfatto che la delega al turismo sia stata affidata ad un ministro con una preziosa esperienza nel settore e profondo conoscitore di tutte le problematiche che lo caratterizzano”. È questo il commento a caldo del presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti sul conferimento della delega al turismo al ministro Gian Marco Centinaio. “L’Italia – sottolinea Battisti – rimane una destinazione di eccellenza, ma con un bacino di opportunità non pienamente sfruttate. Ci sono dei temi per noi cruciali rimasti irrisolti tra i quali il processo di riforma del Titolo V che rimane un passo fondamentale per poter ridare al paese la possibilità di essere visibile e competitivo a livello mondiale e per ridurre l’attuale spreco di risorse. Così come la visione di un’Italia nuovamente competitiva nel mercato internazionale del turismo deve passare dall’attivazione di un sistema di promozione unitario del brand Paese e del suo portafoglio di prodotti turistici. Il turismo per affermarsi necessita, innanzitutto, di coesione politica e sociale, di strategie pubbliche e private sinergiche. Siamo certi – conclude – che il ministro Centinaio, ascoltando anche le nostre proposte, saprà svolgere un lavoro di ampia concertazione, condivisione ed integrazione che coinvolgerà tutti noi”.
Dello stesso avviso anche Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Il ministro Gianmarco Centinaio ha una profonda conoscenza del mondo turistico e questo è certamente molto positivo per il lavoro che lo aspetta. Il turismo in Italia sta attraversando una fase molto importante. Da un lato diversi fattori hanno concorso in questi anni ad un complessivo rilancio del Paese, dall’altro l’intero settore, a livello internazionale, è attraversato da profondi e veloci cambiamenti che aprono la strada a grandi opportunità, ma anche ad alcuni rischi su cui sarà necessario riflettere ed agire in fretta. Penso all’abusivismo diffuso e ad altre forme che, in particolare nell’ambito della ricettività, si sono enormemente moltiplicate senza regole. Al ministro offriamo tutta la nostra collaborazione. Abbiamo apprezzato, già in queste settimane, i segnali di impegno ed attenzione per il settore. A lui è affidato un compito importante ma, sono certo che Gianmarco Centinaio saprà svolgere al meglio questo ruolo”.
Soddisfatto anche il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina che ha inviato un messaggio al ministro Centinaio. “Esprimendo le più vive congratulazioni per il prestigioso incarico, Assoturismo, insieme a tutte le Federazioni di categoria del settore turistico di Confesercenti, intende assicurare la più ampia collaborazione su una realtà produttiva così fondamentale per la ripresa e lo sviluppo dell’intera economia italiana. A tale proposito, auspichiamo presto anche la possibilità di un incontro al fine di poterci confrontare su alcune priorità, indispensabili ed urgenti per un rilancio immediato del turismo italiano, venendo incontro alle legittime aspettative delle imprese e delle categorie rappresentate e per condividere proposte ed iniziative da mettere in atto su tale materia”.
Plauso anche da parte del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: “Di Centinaio conosciamo le capacità e la notevole competenza riguardo i temi e le problematiche del nostro comparto. Siamo certi che metterà la sua esperienza al servizio del suo nuovo ruolo e che si impegnerà a sostenere un settore così prezioso per l’economia del Paese. Come Federazione degli albergatori offriamo la massima collaborazione, confermando la nostra fiducia nel suo operato. Le sfide da affrontare sono molte e sono note da tempo – prosegue Bocca – a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale che grava sul settore e dalla necessità di contrastare con decisione ogni forma di abusivismo. A queste – conclude Bocca – si è aggiunta nelle ultime ore la necessità di intervenire per imprimere una decisa correzione di rotta alle nuove norme in materia di contratti a tempo determinato. Un settore come il turismo, in cui la stagionalità del lavoro costituisce una caratteristica strutturale, anche in seno alle aziende aperte tutto l’anno, non può essere assoggettato alle medesime regole previste per banche ed industrie”.