“Un bilancio dell’estate? Il tema vero è che quest’anno sono tornati in partita paesi che negli ultimi due anni, non c’erano. E il nostro Paese ha retto”. Lo dice in un’intervista con l’ANSA il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. “E’ tornato in pista l’Egitto che ultimamente era inavvicinabile per questioni di sicurezza – spiega – e quest’anno ha proposto per 700 euro una settimana con volo compreso… Poi la Turchia e la Costa Azzurra che dopo Nizza era deserta e quest’anno è tornata meta di gran turismo. Ecco possiamo dire con orgoglio che l’Italia ha tenuto, la Spagna ad esempio ha registrato un calo del 5%. Oggi la partita la giochiamo con tutti questi paesi – sottolinea – e molti di loro hanno un costo lavoro molto inferiore a quello europeo e possono vendere a prezzi molto bassi. Quindi dobbiamo puntare sulla qualità, è vero che loro sono low cost ma è vero che noi siamo il paese più bello del mondo”.
Quindi Bocca lancia un appello alla politica: regolamentare la giungla del sistema ricettivo massacrato dagli abusivi e migliorare trasporti e infrastrutture perché il turismo italiano non può aspettare ancora.. “Siamo a fianco del ministro Centinaio – precisa – a caccia dei disonesti. Non è una lotta con le altre forme di ricettività, è un tema di hotel, bed and breakfast e affittacamere ‘onesti’ contro chi infrange la legge ed evade le tasse. Il ministro ha preso spunto in maniera intelligente da diverse legislazioni oggi già esistenti perché l’iscrizione all’albo e quindi la presenza di un codice identificativo è già presente nella legislazione della Lombardia mentre la multa di 100 mila euro per chi trasgredisce è già presente nella legislazione di New York e chi non è in regola paga centomila euro di multa. Insomma prendendo spunti da vari leggi esistenti che funzionano si arriva ad avere una legge perfetta e noi ci auguriamo che quello che lui ha promesso trovi applicazione nel più breve tempo possibile. Noi come Federalberghi abbiamo anche dei software per scovare chi non è il regola che siamo disponibili a mettere a disposizione del ministero”.
I trasporti sono l’altro tema che preoccupa molto Bocca: “Dall’Alitalia che non sappiamo che fine farà al trasporto ferroviario (quando si esce dall’alta velocità sembra il tempo del Far West), l’Italia ha bisogno di infrastrutture e grandi opere, penso sempre ai trasporti e alla raggiungibilità di tutte le bellissime destinazioni che l’Italia ha”.