Appena il 18% degli italiani individua correttamente l’indotto generato dai transiti aeroportuali. È quanto sostiene Demopolis nella sua indagine “La percezione del trasporto aereo e del sistema aeroportuale in Italia”, basata su un campione di 4800 intervistati tra fruitori del trasporto aereo, rappresentanti politici e istituzionali, imprenditori e dirigenti d’azienda. Secondo i dati di Atag/Oxford economics, citati nello studio di Demopolis, il settore del trasporto aereo vale il 3,4% del Pil italiano e impiega quasi 750 mila lavoratori, dei quali 200 mila diretti, pari al 3,2% dell’occupazione totale del Paese: si stima che per ogni milione di unità trasportate si generino almeno tra i 500 e i 750 nuovi occupati.
Inoltre, secondo lo stesso studio solo il 9% degli italiani cita il trasporto aereo tra i sistemi di trasporto più puliti, mentre l’87% indica il contrario. Lo studio è stato presentato durante un evento organizzato a Roma, presso l’Associazione stampa estera in Italia, in collaborazione con Assaeroporti, ENAC e ENAV. Hanno preso parte Pietro Vento, direttore dell’istituto Demopolis, Carlo Borgomeo presidente Assaeroporti, Pierluigi Di Palma, presidente ENAC, Francesca Isgrò, presidente ENAV, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
“L’auspicio – ha sottolineato Carlo Borgomeo – è che, con il Piano nazionale degli aeroporti, il nostro settore possa recuperare centralità nel quadro delle politiche dei trasporti. Al di là di affermazioni di principio sulla rilevanza del settore, nel nostro Paese c’è una generale sottovalutazione delle ricadute positive che il trasporto aereo e il sistema aeroportuale determinano sullo sviluppo economico e, in particolare, sull’occupazione. E i risultati dell’indagine lo confermano”.