Già finita la luna di miele tra gli operatori turistici e il governo Draghi? Dopo il via libera ai viaggi all’estero per vacanza, mentre continua il divieto agli spostamenti da una regione all’altra per soggiornare in un albergo, insorgono gli operatori turistici.
“Le nostre strutture sono sicure, i comportamenti sul territorio sono comunque monitorati e garantiti dalle regole dello Stato italiano, ma non ci si può muovere – sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – mentre è possibile andare all’estero. Già più volte abbiamo chiesto che la prenotazione alberghiera possa costituire un titolo sufficiente per spostarsi tra Regioni. Le strutture sono pronte ad accogliere in piena sicurezza e come stanno dimostrando quanti in questi mesi sono rimasti aperti, l’albergo è un luogo assolutamente sicuro in cui è la struttura stessa con il suo personale a garantire il mantenimento delle condizioni e delle regole di prevenzione. Ma evidentemente c’è un pregiudizio contro il settore, le seconde case si possono raggiungere, ma gli alberghi dove il monitoraggio è continuo no. Stesso discorso rispetto a quanti possono oggi andare all’estero. Siamo certi che il soggiorno in un albergo in Italia può fruire garanzie analoghe se non superiori. In questi mesi abbiamo subito decisioni francamente inspiegabili, come il divieto all’utilizzo di palestre, piscine da parte degli alloggiati anche nel caso di utilizzo esclusivo. Una misura che non ha alcun tipo di giustificazione in termini di prevenzione del rischio sanitario considerato che i protocolli prevedono la sanificazione prima e dopo l’utilizzo da parte del singolo. Eppure quegli spazi a tutt’oggi sono inspiegabilmente preclusi agli ospiti dell’albergo. È il momento di cambiare da subito già oggi nel confronto Stato/Regioni ed aprire agli spostamenti per i soggiorni in albergo ricordando che non c’è neppure il problema di controllare la veridicità delle autocertificazioni visto che gli ospiti delle nostre strutture devono essere registrati e comunicati all’autorità di pubblica sicurezza entro poche ore dal loro arrivo. Inoltre, va bene il passaporto vaccinale europeo ma non possiamo aspettare fino a giugno. È necessario che si cominci sin da subito a definire le regole del gioco per i viaggiatori che si presenteranno alle nostre frontiere con questo tipo di certificazione. Le prenotazioni si fanno oggi e non possiamo aspettare fine giugno per sapere chi potrà venire in Italia perché avremmo già perso una parte importante del nostro mercato. Altri Paesi si stanno già organizzando e proponendo la propria offerta, non possiamo rimanere fermi”, conclude Colaiacovo.
Assurda tale decisione anche per il coordinatore degli assessori regionali al Turismo, Daniele D’Amario, secondo cui la nota del Viminale che autorizza gli spostamenti da regione a regione per raggiungere l’aeroporto per i viaggi all’estero per motivi turistici “rischia di minare ancora di più la fiducia degli operatori turistici nazionali ormai allo stremo”. “In sostanza – insiste il coordinatore nazionale del Turismo, assessore regionale dell’Abruzzo – si può andare in spiagge esotiche, ma non è ammesso raggiungere i propri cari nel periodo pasquale se questi vivono in Italia. Tutto questo viene autorizzato e ammesso a danno del turismo italiano e in particolare del comparto alberghiero, da mesi paralizzato dalle norme sulle restrizioni della mobilità”.
Intanto però il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri continua a sconsigliare i viaggi all’estero: “La mobilità – ribadisce – è fortemente sconsigliata. Sconsiglio i viaggi all’estero, non muoviamoci e resistiamo qualche altra settimana. Si può viaggiare, è vero, ma si rischia di dover fare la quarantena quando torniamo. Guardate ciò che accade in Inghilterra – prosegue Sileri – la mortalità è vicina allo zero, e accadrà anche da noi, ma tocca resistere qualche altra settimana”. Dunque, conclude Sileri, “il messaggio è: cerchiamo di rimanere in casa e di rispettare le regole. Non cerchiamo le avventure, arriveranno la prossima estate”.