Msc nei guai, Vago e Zuccarino indagati per violazioni fiscali


Sulla carta, le crociere venivano organizzate e vendute a Ginevra. In realtà, secondo le indagini  della Guardia di Finanza, l’attività era svolta a Napoli, nella sede di via Agostino Depretis. Un espediente, a giudizio della Procura partenopea, per evadere il fisco: di qui il sequestro preventivo per 33 milioni nei confronti di Pierfrancesco Vago, ad protempore della Msc Crociere sa di Ginevra, e di Francesco Zuccarino, presidente del cda della Msc crociere spa di Napoli. I due sono indagati, rispettivamente, per omessa dichiarazione dei redditi e dichiarazione infedele. Dal momento che sono i rappresentanti delle due società, il sequestro, come prevede la legge, ha riguardato beni di loro proprietà e non le navi.   

Il gruppo Msc, dal canto suo, “ribadisce la correttezza del proprio operato e conferma di aver avviato con totale trasparenza e collaborazione le opportune interlocuzioni con le autorità fiscali competenti al fine di chiarire la propria posizione”.   

Dalle indagini è emerso che nel 2006, quando il mercato delle crociere era in piena espansione, la Msc Crociere spa di Napoli modificò il proprio oggetto sociale: da tour operator a intermediario dei trasporti. Contemporaneamente, ma solo sulla carta secondo l’ipotesi accusatoria, l’attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere venne trasferita alla società ginevrina Msc Crociere sa. Un espediente, secondo la Procura, per non versare al fisco le somme dovute: la società per azioni infatti non ha dichiarato redditi realizzati in territorio italiano per circa 38 milioni di euro, cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni.

 

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