La nuova tassa di un euro per ogni passeggero in partenza e in arrivo dagli aeroporti della città di Roma che servirà a sostenere la difficile situazione finanziaria del Comune non piace ad Ibar e Assaereo. "Perché una tassa comunale sui passeggeri degli aerei a Roma e non anche su treni e pullman?" si chiede Massimo Massini, presidente di Ibar, l'associazione che rappresenta 78 compagnie aeree italiane e straniere operanti in Italia. "Tassare il trasporto pubblico rientra nelle facoltà del legislatore e del governo – aggiunge Massini – ma le tasse non devono essere discriminatorie. In Italia i biglietti nazionali già sono tassati con l'iva mentre le ferrovie sono ampiamente sovvenzionate, e i loro biglietti sono esenti da iva. Vi erano già tasse comunali sui biglietti aerei per un totale di 4,50 euro, che comprendono persino un euro per coprire i costi della sicurezza nelle stazioni ferroviarie. Nonostante tutto ciò, le compagnie tirano avanti con i propri sforzi, ma è inconcepibile che si pensi in un tale momento non solo di aggravare il settore di una nuova tassa ma di applicarla solo a questa forma di trasporto pubblico e non anche ai suoi concorrenti su rotaia, al mare e su strada". Dello stesso avviso anche Assaereo: "le compagnie aeree stanno cercando con grandissimi sacrifici di uscire dalla peggiore crisi che il settore abbia mai conosciuto. Inoltre, nonostante ripetute richieste, nessuna misura è stata ancora individuata per ricompensare i vettori aerei per le ingenti perdite causate dalla chiusura degli spazi aerei a causa della cenere vulcanica. La nuova imposizione di tasse sul trasporto aereo rappresenta un ulteriore allarmante motivo di disincentivo per la domanda di collegamenti aerei oltre a presentare difficoltà per l'attuazione concreta, soprattutto per i passeggeri in arrivo, difficilmente risolvibili". Dunque Assaereo sottolinea che "ogni misura finalizzata ad aiutare il Comune di Roma a superare le note difficoltà finanziarie deve essere quantomeno equamente distribuita per non produrre ripercussioni competitive tra settori e operatori".