Ue: dal 2020 criteri unici per qualità mare
Entro dieci anni gli stati europei dovranno adeguarsi alle nuove norme unificate


Criteri unici a livello europeo, ma solo dal 2020, per classificare "il buono stato ecologico" dei mari. Lo ha stabilito la Commissione Europea, che nell'ambito della direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino varata nel 2008 ha adottato nei giorni scorsi una decisione con la quale si chiede ai gestori di adeguarsi nell'arco di 10 anni alle nuove regole valide in tutti gli Stati.  Ad essere valutati saranno l'assenza di inquinamento, prendendo in considerazione gli scarichi industriali e la gestione degli scarichi balneari e la biodiversità. L'obiettivo dichiarato da Bruxelles è che, dovendosi adeguare tutti i Paesi europei che hanno uno sbocco sul mare, vengano tutelate la salute degli animali e delle piante in mare e nell'oceano, l'utilizzo delle risorse marine sia fatto in modo sostenibile e vengano salvaguardate le future generazioni ittiche, messe al momento in pericolo dalla pesca non autorizzata. "Quella della Commissione Europea – sottolinea Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente – è una decisione importante, che va nella direzione di migliorare i criteri di qualità dei nostri mari".

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