venerdì, 20 Dicembre 2024

Anche i miliardari rubano in hotel: dall’accappatoio all’ombrello

Anche agli ospiti che alloggiano in suite da 5 mila euro a notte piace portarsi a casa qualche piccolo souvenir dell’albergo. Non fa nomi Salvatore Madonna, a capo della catena Soft Living Places e proprietario dell’esclusivo Hotel Byron di Forte dei Marmi, ma elenca gli oggetti che, in base alla sua esperienza, sono i più ricercati.

“Una delle cose più ambite, credo sia ancora l’accappatoio di spugna con logo dell’albergo. È uno degli oggetti che viene preso più volentieri, seguito subito dopo dal posacenere e dall’ombrello” ha dichiarato l’imprenditore. Tra i desiderata compaiono anche le ciabatte di spugna, i prodotti da bagno come shampoo e bagnoschiuma, il calzascarpe rigorosamente in legno, le grucce e i sacchetti cortesia in stoffa che l’albergo mette a disposizione dei suoi ospiti per la biancheria. “Se viene rubato o portato via l’ombrello dell’albergo, è comunque divulgare il proprio logo al di fuori della struttura. Ci sono elementi che ci fa piacere vengano presi e altri un po’ meno”.

Poco gradita infatti, è la sottrazione di amenities come le profumazioni da camera, i cartellini per maniglia “Non disturbare”, i portachiavi o le candele personalizzate che i clienti trovano nella stanza e che dovrebbero essere utilizzati al loro interno. Gli oggetti che i clienti sottraggono dalle suite rappresentano un danno economico e nel caso del “boutique hotel” di Salvatore Madonna il costo annuo si aggira intorno ai 5.000 euro.

Ma qual è la politica attuata dal Byron contro i “cleptomani” dell’albergo? “ Abbiamo un buon numero di clienti affezionati che tornano ogni anno e il rischio di andarli a aggredire o punire sarebbe controproducente. Sicuramente con gli avventori di una volta e via, cerchiamo di essere più attenti possibili. Se ci sono cose di valore facciamo in modo di controllare prima della loro partenza che siano in camera, perché sarebbe altamente spiacevole dover chiedere “Scusi è stato lei a prenderlo?” e poi magari non sono loro i colpevoli”. 

Ma anche le guest star di fama internazionale, del mondo della moda, dello spettacolo o della musica, non sono immuni dalla tentazione di mettere in valigia un piccolo ricordo dell’albergo. “ Ci chiedono di portarsi via le profumazioni che usiamo nelle camere, gli accappatoi, i suppellettili che abbiamo nel ristorante, come un particolare piatto e ovviamente non gli diciamo di no!”.

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