Ripresa per il turismo italiano nel secondo semestre del 2013. Se nei primi sei mesi dello scorso anno, le strutture ricettive italiane registravano un'occupazione camere del 34% (-1% rispetto al 2012), nel secondo semestre il dato è salito al 49,6%, in crescita del +4,3%. Ciò permette al comparto ricettivo di chiudere l'anno con saldo positivo: 45% di camere vendute, +4,4% rispetto al 2012. I dati arrivano dall'Osservatorio nazionale del turismo-Unioncamere Isnart e sono stati pubblicati su Impresa turismo di gennaio.
Nel dettaglio mensile, si registrano tassi di occupazione che oscillano tra il 30% di gennaio e febbraio ed il 41% delle disponibilità di giugno, per salire verso il 64,4% di luglio ed il 74% di agosto, sentore della forte stagionalità dell'offerta turistica italiana. Occupazione camere che chiude l'anno con il 47% di settembre fino al 25,7% di dicembre (dato provvisorio), in sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo del 2012.
Nel secondo semestre si verifica anche un riallineamento delle performance di vendita dei due comparti ricettivi. Nella prima parte dell'anno, infatti, emerge una tenuta dell'alberghiero (41% di camere vendute nel semestre, +3% rispetto al 2012) a cui però si abbina un calo nel comparto extralberghiero (26% di camere occupate, -5%). Il trend positivo del secondo semestre, invece, valorizza entrambi i comparti: si registra in media quasi il 53% di camere occupate nell'alberghiero (+4%) ed il 46% nell'extralberghiero che recupera con quasi il +5%.
A livello territoriale, l'anno si chiude con le città d'arte e le destinazioni lacuali in prima linea con, rispettivamente, il 50,4% di camere vendute (+4,3% rispetto al 2012) e il 45,2% (-2,1%).