venerdì, 22 Novembre 2024

Il covid fa sparire il traffico crocieristico e i passeggeri crollano ai livelli del ’93

Quasi 1 miliardo di euro (precisamente 925 milioni) è il mancato contributo all’economia italiana del turismo crocieristico a fine 2020 a causa del Covid-19. Il dato, basato sulle stime della società di ricerca Risposte Turismo, è emerso durante la presentazione dell’edizione 2020 di Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca di riferimento del settore.

La cifra di 925 mln, riferito alle sole spese dei crocieristi in escursioni (organizzate o indipendenti, a fine anno saranno circa 2,7 milioni in meno rispetto alle previsioni), shopping, ristorazione e altri consumi di tipo turistico a terra, oltre a pernottamenti a terra pre e post viaggio (circa 1,3 milioni in meno rispetto ai numeri attesi) e giornate di vacanza pre e post cruise, è dovuto alla fortissima contrazione del traffico crocieristico atteso a fine anno.

Secondo il report di Risposte Turismo, il 2020 si chiuderà con un totale di 796.800 passeggeri movimentati nei porti italiani tra imbarchi, sbarchi e transiti (-93,5% sul 2019), un dato che riporta la movimentazione passeggeri ai valori del 1993. Su scala globale, secondo le prime inedite stime contenute all’interno di Italian Cruise Watch, il 2020 potrebbe chiudersi con circa 6 milioni di turisti crocieristi a bordo (-80% sul 2019) tornando a valori che non si registravano da prima degli anni 2000.

Tornando al mancato contributo del turismo crocieristico all’economia italiana a fine 2020, le attività ricreative, culturali e di intrattenimento collegate alle escursioni a terra (-336 milioni di euro rispetto a quanto previsto), lo shopping nei negozi delle città (-273 milioni di euro) e le spese per i trasporti locali (-128 milioni di euro) saranno le aree che risentiranno maggiormente a fine anno del crollo dei traffici.

Il nuovo report di ricerca presentato da Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo, contiene anche la stima regionale di tale mancato contributo. Secondo il report di ricerca il Veneto sarà la regione più impattata (206 milioni di euro il mancato contributo), seguita da Lazio (-204,6 milioni di euro rispetto a quanto atteso quest’anno), Liguria (-176,5 milioni di euro), Campania (-120 milioni di euro) e Sicilia (-65 milioni di euro).

“Non è certo una novità constatare la rilevanza della croceristica in termini di contributo alla più generale economia del paese – ha dichiarato Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo. Ma è in un anno in cui il traffico delle navi è quasi del tutto scomparso che emerge in tutta evidenza quanto questo fenomeno abbia contribuito, e tornerà a farlo, a creare economia ed occupazione”.

Ma ciò nonostante si intravedono anche importanti segnali di ottimismo per il futuro della crocieristica in Italia: oltre 510 milioni di euro di nuovi investimenti nel triennio 2021-2023 nei porti crocieristici da Nord a Sud del Paese; 24 nuove navi ordinate a cantieri in Italia confermate nonostante la pandemia. Inoltre il turismo crocieristico è tra i primi segmenti di cui si attende la ripartenza. L’indagine ha evidenziato infine come nell’immediato futuro sarà possibile un ritorno alla progettazione di navi più piccole per stazza e, quindi, capacità di passeggeri, e un’ancor maggiore concentrazione tra gli operatori sul mercato. “Così come fatto in passato anche questa volta la crocieristica saprà riprendersi e riavviare un ciclo di crescita, tanto nel mondo quanto in Italia” – ha concluso di Cesare.

www.risposteturismo.it/ICW2020

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