Il 19,1% degli albergatori italiani intende diminuire il numero degli occupati (lo scorso anno era il 19,8%). La quota di quelli che si orientano in senso opposto è limitata al 3,6% (stessa percentuale rilevata lo scorso anno). E' quanto viene fuori dalla rilevazione dell'Istat sull'andamento turistico negli alberghi italiani tra Natale e Capodanno che ha anche raccolto le indicazioni degli operatori sull'andamento dell'occupazione nel trimestre gennaio-marzo 2011 confrontandole con lo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, il 31,1% degli albergatori dichiara che nel trimestre gennaio-marzo 2011 l'esercizio resterà chiuso. Considerando poi i giudizi sull'andamento del turismo per il trimestre gennaio-marzo 2011, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, la differenza tra la quota di coloro che prevedono un aumento e quella di chi prevede una diminuzione è negativa (-24,3), con opinioni sfavorevoli sia per il turismo nazionale (-24,5), sia per quello estero (-23,9). Raffrontando però il risultato aggregato con l'analogo saldo delle risposte fornite nel corrispondente periodo del 2010, si osserva un miglioramento: lo scorso anno il saldo negativo era pari complessivamente a meno 29,4. A livello territoriale il saldo risulta negativo in tutte le ripartizioni geografiche, con valori compresi tra meno 34 nel Sud e isole e meno 19,0 nell'Italia centrale.