Attesa in Grecia per l’Eurosummit a Bruxelles dove i capi di governo dei 18 affronteranno la questione del debito della Grecia e si deciderà il destino del Paese: dentro o fuori dall’euro. Tra i greci che forse più di tutti sperano che l’impasse tra governo e creditori si sblocchi al più presto, ci sono senza dubbio gli operatori turistici, visto che il turismo da solo genera il 17% del Pil della Grecia.
L’anno scorso nel Paese sono arrivati 22 milioni di turisti che hanno speso più di 13 miliardi di euro. “Ma quest’anno non andrà così bene”, predice Ioanna Steliou, 35 anni, che fa la guida turistica sull’isola di Creta. “Gli stranieri sono spaventati da quello che potrebbe succedere in caso di Grexit. Temono di non poter prendere i soldi dal bancomat o di non poter usare le carte di credito. Da febbraio negli alberghi fioccano le disdette, soprattutto dalla Gran Bretagna e dai Paesi scandinavi. Gli altri anni cominciavo a lavorare ad aprile, quest’anno, in pieno giugno, non ho ancora avuto un gruppo da portare in giro”. E conferma che gli hotel dell’isola sono quasi vuoti con i più fortunati che hanno clienti sufficienti a coprire solo un terzo dei posti letto disponibili.