Gli economisti di Confindustria fanno i conti con le conseguenze sulle attività economiche causate dalla seconda ondata della pandemia di Coronavirus. Il centro Studi di Viale dell’Astronomia vede nero e vede il rischio di una recessione. A farne le spese – sottolinea Unioncamere – saranno anche per questa seconda ondata soprattutto le attività come il commercio e la ristorazione settori che stanno pagando più di altri la crisi. Due terzi di queste infatti prevedono un calo di fatturato nel 2020 e solo il 21% prevede di riprendere i propri livelli produttivi “a partire del 2021”. Nel suo rapporto mensile il centro studi di Confindustria evidenzia il “rischio di nuova caduta”, una “seconda recessione” per l’Italia con il Pil del quarto trimestre atteso “di nuovo in calo”. Allarme anche per uno “stop dell’occupazione” che dopo la risalita di luglio e agosto (anche grazie alle attività stagionali) “si è di nuovo appiattita a settembre”.