Duramente colpito dalle minacce terroristiche e dalle tensioni con la Russia, non riesce a risollevarsi il turismo in Turchia. Ad aprile, secondo i dati del ministero del Turismo di Ankara, gli arrivi dall’estero sono calati del 28% su base annua, passando da 2,43 a 1,75 milioni di visitatori stranieri: il calo peggiore dal maggio 1999, quando il numero dei turisti scese per i timori legati al conflitto con il Pkk dopo l’arresto del suo leader Abdullah ‘Apo’ Ocalan.
Oggi a pesare sul settore è soprattutto il crollo dei visitatori russi, scesi del 79,2% rispetto ad aprile 2015, per effetto della ‘guerra fredda’ tra i due Paesi dopo l’abbattimento a novembre del jet di Mosca al confine con la Siria.
Pesante anche il calo di turisti europei, con gli arrivi dalla Germania scesi del 35,4% e quelli dalla Gran Bretagna del 24,4%, dopo gli attentati terroristici che negli ultimi mesi hanno colpito la Turchia, prendendo di mira a Istanbul i turisti stranieri. A picco anche le presenze italiane, scese del 55,5% rispetto all’aprile 2015, a 17.302 visitatori.