Turismo in crisi a Cuba, ingressi a -21%


Il settore turistico di Cuba continua a mostrare segnali di sofferenza nel 2025. Nei primi 8 mesi dell’anno è stato registrato un calo del 21,64% negli arrivi di turisti stranieri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rende noto l’Istituto nazionale di statistica (Onei), che riporta un totale di 1.259.972 ingressi, evidenziando che ad agosto sono arrivati 135.985 turisti, ancor meno del mese precedente (142.131).

Dopo il record del 2018 con 4,6 milioni di turisti, il comparto non è più riuscito a recuperare i volumi pre-Covid. Nel 2024 gli ingressi si erano fermati a 2,2 milioni, dato più basso degli ultimi 17 anni al netto della pandemia. Anche l’obiettivo fissato dalle autorità per il 2025 – 2,6 milioni di turisti – appare ormai irraggiungibile.

Il turismo, da sempre tra le principali fonti di ricchezza e di valuta estera per l’economia cubana, continua a soffrire gli effetti della crisi energetica che impone blackout di fino a 20 ore al giorno su oltre metà dell’isola e della crisi economica, oltre che della riduzione dei voli internazionali e delle sanzioni statunitensi.

A eccezione dell’Argentina, che ha fatto segnare un aumento del 6% di visitatori, il calo ha interessato ad agosto quasi tutti i principali mercati di provenienza, con cali più significativi per i turisti di Germania (-41,4%), Russia, (-39,4%), Spagna (-27,7%), Francia (-24,7%) e Canada (-21%), storicamente primo Paese per numero di turisti sull’isola.

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