In 94 Comuni italiani domenica 9 ottobre si festeggia. Ricorre infatti la Giornata delle Bandiere Arancioni con attività e visite aperte a tutti nelle località che possono vantare il 'titolo' di Bandiera Arancione. Sino a oggi sono 184 le Bandiere Arancioni assegnate a piccole località dell'entroterra con meno di 15 mila abitanti, distribuite in tutte le regioni italiane, che si sono distinte per un'offerta turistica di eccellenza, una gestione del territorio rispettosa delle tipicità locali, la scrupolosa attenzione all'ambiente e le innovative esperienze di sviluppo territoriale.
Con i comuni Bandiera Arancione – ha spiegato in conferenza stampa Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano (Tci) – vogliamo evidenziare che l'Italia é unitariamente caratterizzata da forti identità plurali che danno come risultato l'immagine di un Paese diverso e dinamico".
Iseppi ha quindi puntato il dito sulle criticità del settore. "Questa estate il turismo in Italia ha recuperato posizioni – ha sottolineato – ma rimangono problemi quali l'accessibilità, (al sud non si riesce ad arrivare facilmente), la mancanza di servizi tecnologici, a partire da un portale che funzioni veramente. Inoltre, non c'é un osservatorio sistematico sul turismo. Anche la governance del settore è troppo frammentata tra Stato e Regioni. E la creazione del ministero del Turismo non ha risolto i problemi perché non ha poteri, se non promozionali". In pratica in Italia manca una strategia per il turismo.
La Giornata delle Bandiere Arancioni, ideata dal Tci, si svolge sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica con il patrocinio del ministero dei Beni Culturali e del ministero del Turismo con il supporto del Cobat (Consorzio nazionale raccolta e riciclo) ed Ecolamp (Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione).