domenica, 28 Aprile 2024

Ok a rinnovo contratto handling aeroporti: aumento di 260 euro

Raggiunta l’intesa sul rinnovo della sezione specifica Assohandlers (servizi di assistenza a terra aeroportuale) del contratto nazionale del trasporto aereo con “un significativo miglioramento sia nella parte normativa che dal punto di vista economico”. Ne danno notizia Filt-Cgil,
Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta, commentando che “è un risultato importante, su cui esprimiamo piena soddisfazione, raggiunto a quasi sette anni dalla scadenza e dopo un anno di confronto anche aspro, una difficile trattativa, tre scioperi nazionali e numerose assemblee ed attivi nei maggiori aeroporti italiani”. L’aumento medio previsto è di 260 euro.

Per la parte economica, spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, nell’arco della durata contrattuale, “l’incremento del
trattamento complessivo sarà di 260 euro medi al quarto livello, erogati in 3 tranche, (140 euro di aumenti tabellari e 75 euro di aumento dell’indennità di presenza erogata anche nelle giornate di ferie), oltre all’aumento della previdenza complementare, alla copertura sanitaria integrativa e all’aggiornamento della base di calcolo di tutte le voci che generano maggiorazioni. A questo si aggiunge a titolo di una tantum un importo di 1.000 euro oppure 1.150 euro in caso di scelta volontaria di fruizione con la modalità del welfare aziendale”.

Per la parte normativa, sottolineano inoltre i sindacati, “è stata rigettata ogni richiesta di modifica peggiorativa delle condizioni di lavoro in materia di flessibilità e introdotti miglioramenti sul calcolo delle maggiorazioni per il lavoro notturno e straordinario, sulle ore di Rol (riduzione orario di lavoro), sul comporto della malattia, sull’istituto dell’infortunio, sul ticket restaurant, sulla clausola sociale, sull’istituto dell’infortunio e sul tema della protezione dei lavoratori dalle aggressioni. Inoltre viene inserita per la prima volta nel contratto l’assistenza sanitaria integrativa con premio di almeno 120 euro annui a carico delle aziende e aumentata la contribuzione aziendale sulla previdenza complementare dello 0,5%”.

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