sabato, 20 Aprile 2024

Sindacati su piede di guerra: no ad esuberi con la newco Ita

All’indomani dell’intesa tra il Governo e la Commissione europea per la nascita della newco Ita, con meno aerei, flotta e personale dimezzato, si surriscalda il fronte Alitalia con i sindacati pronti a fare le barricate Davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze già ieri si è svolta una nuova protesta dei dipendenti. “No a Ita, compagnia nata già fallIta”, recitava uno degli slogan esposti dai lavoratori, che nel frattempo anche per questo mese vengono pagati in ritardo, e che oggi riceveranno solo il 50% dello stipendio.

“Non abbiamo intenzione di accettare licenziamenti, la parola esuberi sarebbe ora di toglierla. Stiamo parlando di persone in carne ed ossa che in questi anni hanno fatto funzionare Alitalia”, tuona il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sottolineando che sul dossier “non esiste un tavolo in cui il sindacato è messo nelle condizioni di conoscere e discutere quello che sta succedendo” e pertanto il leader della Cgil chiede al governo di “poter discutere di un piano industriale serio”. Duro anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri: l’accordo “è stato raggiunto con l’Europa e non con noi, non accetteremo riduzioni di personale”. Per la Cisl il Paese “con la seconda manifattura” d’Europa “non può avere una compagnia di bandiera mignon”. Quindi “va compiuto ogni sforzo per rilanciare Alitalia, senza prevedere esuberi e con progetti industriali precisi”, afferma il segretario generale Luigi Sbarra.

Sul piede di guerra anche le associazioni dei piloti e assistenti di volo mentre il governo Draghi prova a rassicurare: da Bruxelles il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, spiega che il piano di Ita, “offre in prospettiva grandi possibilità di sviluppo” mentre per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, l’intesa con l’Ue “è un primo importante passo che sblocca l’impasse di questi mesi”. Ed ora “è fondamentale continuare a lavorare per rilanciare la compagnia di bandiera così da rafforzarla, tutelando i dipendenti”, sottolinea.

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