“A Hogan diciamo di investire di più in Alitalia e soprattutto di accettare le critiche su scelte imprenditoriali non condivise e su approcci alla gestione del personale che lambiscono l’autoritarismo. Questa è la realtà alla base degli ultimi scioperi fatti per qualcosa che vale ben più ‘di un caffè'”. Ad affermarlo l’Usb in una nota riferendosi al presidente e ceo di Etihad e vicepresidente di Alitalia, annunciando che anche il Trasporto aereo parteciperà allo sciopero generale proclamato dall’Usb per il 21 ottobre prossimo.
Per Usb le lamentele di Hogan “possono preludere all’annuncio di un disimpegno in Alitalia, teso a ottenere l’avallo delle organizzazioni sindacali confederali ad un piano di espulsioni, tagli indiscriminati di salario, riduzione del perimetro aziendale ed esternalizzazioni. Questa è la realtà che temiamo si nasconda dietro queste dichiarazioni; sarebbe un fatto grave e questa volta i lavoratori non accetteranno il ricatto”.
“L’Usb – conclude la nota – non permetterà che le inettitudini nella gestione dei manager siano pagate dai lavoratori ancora una volta. Additare gli ‘scioperi folli’ serve quando nel retroscena c’è l’ennesimo disastro industriale del settore e per fermare la terza crisi di Alitalia nel giro di 7 anni”.