Scure dell’Antitrust sui messaggi pubblicitari della irlandese Rynair, compagnia area a basso
costo e ‘no frill’, che ha promosso le proprie tariffe sulle tratte verso Francoforte, Londra, Bruxelles comparandole per convenienza con quelle di Alitalia. Il messaggio apparso su alcuni quotidiani a gennaio scorso, mostrava una tazzina di caffè con sopra la scritta Alitalia e una targhetta indicante un prezzo in centinaia di euro, e sotto l’haedline che recitava: ‘Su Alitalia…il caffè più costoso d’Italia”. L’Antitrust ha accolto il ricorso presentato dalla compagnia nazionale ma solo per quanto riguarda il profilo della trasparenza dei prezzi finali, non sotto quello di liceità.
L’indagine dell’autorità presieduta da Giuseppe Tesauro, ha infatti riscontrato lecito il messaggio di tariffe più convenienti sulle stesse tratte rispetto a quelle praticate da Alitalia. Tuttavia, l’autorità ha bollato il messaggio come ingannevole, inibendone quindi la pubblicazione ulteriore, in quanto le tariffe pubblicizzate “non rappresentano il prezzo complessivo del biglietto ma soltanto una parte, a cui vanno aggiunti ulteriori oneri che il consumatore finale deve necessariamente sostenere”. Per esempio, tasse aeroportuali, tasse governative, costi di assicurazione, tali da incidere sul prezzo finale “fino a raddoppiarne il costo”.
