E' d'accordo con Antonio Catricalà, presidente dell'Antitrust, che ieri aveva definito nella relazione annuale dell'autorità le gestioni aeroportuali 'monopoli naturali', il numero uno dell'Enac Vito Riggio. Ma Riggio ha invitato il governo e il Parlamento a dare vita al più presto possibile ad un regolatore unico per il settore dei trasporti. Secondo Riggio, infatti, "la concorrenza è ormai su mezzi di trasporto diversi, come nella tratta Milano-Roma. All'interno degli aeroporti – ha spiegato – la concorrenza è forte tranne che per Linate, dove i movimenti sono limitati per motivi ambientali. Ha ragione Catricalà, il Parlamento italiano ha deciso concessioni a 40 anni forse troppo lunghe. Noi ci siamo mossi in questo quadro normativo e abbiamo accorciato dove abbiamo potuto". Per Riggio, però, "il problema da risolvere è quello del regolatore unico del settore dei trasporti, che oggi ancora non c'é". Il presidente dell'Enac ha spiegato: "noi siamo un regolatore senza autorità, quella poca che abbiamo ce la siamo conquistata. Il governo e il parlamento scelgano al più presto un'autorità tra quelle esistenti senza crearne una nuova, a cui affidare tutti i compiti di regolazione". L'Enac, ha ricordato Riggio, "ha solo compiti di vigilanza, ci va bene se abbiamo più poteri ma non chiediamo di essere un'autorità perché noi abbiamo da svolgere i nostri compiti".