In Italia, più di un terzo delle persone che viaggiano in autobus si dichiara insoddisfatto delle condizioni delle autostazioni. Nonostante la maggior parte dei passeggeri giudichi soddisfacenti i servizi e le condizioni delle fermate, più di 1 persona su 4 le ha infatti valutate come ‘scarse’ o ‘molto scarse’. Tra le motivazioni, in particolare, si ravvisa una mancanza di sicurezza personale alla fermata di arrivo (11%). Altri motivi di insoddisfazione riguardano l’assenza o il cattivo stato, presso la stazione di partenza, di servizi essenziali come pensiline (20%), servizi igienici (10%) e aree di attesa attrezzate con posti a sedere (7%).
L’insoddisfazione dei passeggeri per le stazioni di partenza e di arrivo non è un aspetto secondario: al contrario, può influenzare in modo significativo la loro scelta del mezzo di trasporto. Non a caso, istituzioni e centri di ricerca affermano che la qualità delle infrastrutture è un fattore cruciale per incentivare l’uso del trasporto collettivo. Per questo, è fondamentale che le autorità locali, a cui è spesso affidata la gestione di tali spazi, garantiscano infrastrutture sicure ed efficienti, al fine di incentivare l’uso del trasporto collettivo e ridurre significativamente l’impatto ambientale di chi viaggia.
“Negli ultimi anni – spiega Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia – abbiamo visto notevoli investimenti nel rinnovamento delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti, che hanno migliorato significativamente l’esperienza di chi viaggia. Tuttavia, le autostazioni, che servono milioni di persone ogni anno, sono rimaste indietro, trascurate in termini sia di infrastrutture che di servizi. Ciò ha creato una netta divisione tra i viaggiatori: da un lato, chi beneficia di strutture moderne e confortevoli; dall’altro, chi utilizza il trasporto su gomma e rischia di sentirsi un passeggero di Serie B. Per promuovere una mobilità sostenibile, è fondamentale che le autostazioni siano adeguatamente modernizzate. Offrire strutture sicure, confortevoli e ben collegate non solo migliora l’esperienza di viaggio, ma è anche un incentivo concreto a scegliere il trasporto collettivo rispetto all’auto privata, riducendo l’impatto ambientale e favorendo la transizione verso forme di viaggio più responsabili. Chiediamo alle autorità di intervenire, investendo in fermate che riflettano l’importanza del trasporto collettivo e garantiscano pari dignità a tutti i viaggiatori”.