Allarme congestionamento del traffico aereo nei cieli europei. Senza azioni concrete da parte dei Paesi Ue per realizzare quanto previsto dal programma 'Cielo unico europeo', la Commissione europea dovrà intervenire per costringere i singoli partner a fare la loro parte. "Attualmente solo cinque Paesi (tra cui non c'é l'Italia) – ha sottolineato Siim Kallas, commissario Ue responsabile per i trasporti – stanno rispettando la tabella di marcia fissata dal programma 'cielo unico' per rendere più moderno ed efficiente il sistema di controllo del traffico aereo. In base alla situazione attuale, l'obiettivo di arrivare al quasi azzeramento dei ritardi nei voli nel 2014 non sarà raggiunto e andrà così persa l'opportunità di risparmiare costi annui pari a circa 920 milioni di euro legati alla frequenza e all'estensione dei ritardi".
Per recuperare il tempo perduto, ha avvertito Kallas, c'é ancora una finestra 'temporale' nel 2012. Dopo sarà sempre più difficile tenere il passo con un settore che registra una crescita dei voli in Europa del 5% all'anno e che dovrebbe segnare, per il 2030, il raddoppio del numero dei voli che solcano i cieli europei.