domenica, 22 Dicembre 2024

2 giugno, Assoturismo: buona la prima con  5,5 mln di presenze

Sono all’insegna dell’ottimismo le previsioni per il weekend del 2 giugno con circa 5,5 milioni di presenze stimate, sugli stessi livelli dell’anno 2017 (anche se nel 2017 avevamo un giorno in più di ponte) e che complessivamente produrranno consumi per oltre 700 milioni di euro. I dati emergono dalla analisi della disponibilità di camere sui vari portali delle OTA riportata da Assoturismo. Infatti, in base al monitoraggio del CST la saturazione dell’Offerta Ricettiva Nazionale Disponibile Online per il periodo del 2 giugno (dal 1 al 3 giugno 2018 – 2 notti) dovrebbe attestarsi a circa l’82%, con punte più elevate per le località balneari e le città d’arte e cultura del paese.

Le presenze si concentreranno soprattutto nel sistema ricettivo ufficiale (oltre 4 milioni) ai quali si devono aggiungere 1,5 milioni circa di presenze in altre strutture ricettive (locazioni turistiche, case di proprietà, ostelli religiosi, etc…). A contribuire alla crescita sono soprattutto gli stranieri, ma si registra un aumento anche del flusso di italiani. Le città d’arte e le località marine, per questo ponte, si confermano mete apprezzate sia dalla domanda italiana sia dai mercati esteri, anche se i visitatori stranieri sono orientati in particolar modo verso le nostre capitali artistiche.

La tendenza positiva della domanda turistica è attesa in tutte le aree del Paese, con valori percentuali più alti nel Nord Est e nel Nord ovest; positivi anche, per questo ponte, i valori del Centro Italia. A farla da padrone sono le località balneari dove si rileva un tasso di occupazione delle camere disponibili online intorno all’86%; dati importanti anche per alcune località lacuali che si aggirano intorno ad un tasso di occupazione fra l’84% ed l’86%. Anche per le città d’arte, soprattutto – ma non solo – le più grandi, si rileva un tasso di occupazione delle camere intorno all’85%, con punte in alcune città che superano il 90%. Bene anche Roma, dove risultano già riservate l’86% delle stanze rese disponibili sui portali web. Veneto e Toscana sono anche le regioni che registrano le percentuali più elevate di camere già riservate, superiore all’86%, circa 3 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Seguono Liguria (85%), Campania e Friuli (all’84%). Nel Centro si registrano valori in crescita rispetto alla rilevazione del 2017, soprattutto in Umbria (75%), Marche e Molise, entrambe al 70% e Abruzzo con il 68%.

“Le possibili ricadute della crisi politica sono state uno degli elementi di maggior incertezza per gli operatori turistici in questo periodo – commenta Vittorio Messina, presidente Assoturismo Confesercenti -. Le previsioni smentiscono i nostri timori, e archiviata la preoccupazione di elezioni nel periodo estivo, ci auguriamo che il turismo italiano quest’anno possa replicare i risultati del 2017, anno dei record. Deludente, però, è l’assenza di un ministero dedicato al Turismo: ci avevamo creduto, avrebbe fatto bene al settore, dando un punto di riferimento importante alle imprese. Speriamo che il turismo non rimanga anche questa volta la cenerentola dell’agenda politica”.

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