lunedì, 18 Novembre 2024

Agriturismi a rischio in 1.861 comuni per dissesto idrogeologico

Al Forum Nazionale dell’Agriturismo riflettori accesi sulla tutela del patrimonio paesaggistico

Le recenti alluvioni che hanno sconvolto la Maremma e la Lunigiana ripropongono il problema della sicurezza delle popolazioni e degli insediamenti in presenza di piogge intense. Un problema che investe anche l'affidabilità del Belpaese come meta turistica, coinvolgendo in modo particolare i territori rurali, dove si svolge l'attività agricola e agrituristica.
Secondo una ricerca di Agriturist, dal 2000 ad oggi, si sono verificate 23 alluvioni catastrofiche, che hanno interessato 16 regioni, con 146 vittime e danni stimati intorno ai 14 miliardi di euro. E le conseguenze nefaste delle alluvioni stanno facendo dell'Italia un paese "a rischio", soprattutto per chi viaggia verso località rurali o di montagna.
In particolare, secondo un'indagine di Legambiente e Protezione Civile, condotta nel 2011, sono 1.861 i comuni nei quali sono a rischio anche insediamenti turistico-ricettivi. La maggior parte di questi comuni – sottolinea Agriturist – sono rurali e, in seguito alle alluvioni, subiscono danni gravi le attività agricole e le piccole attività turistiche, comprese quelle agrituristiche.
"Anche questo – dichiara Vittoria Brancaccio – è un aspetto del debito pubblico italiano. Lo conferma una recente stima del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, secondo cui, per mettere in condizioni di accettabile sicurezza il nostro territorio, bisogna spendere almeno 40 miliardi di euro: quello che non abbiamo fatto prima, costruendo con le dovute regole tecniche, ora dobbiamo correggerlo. E intanto occorre riparare i danni, spendendo almeno il triplo di quanto sarebbe costata la prevenzione. D'altra parte – conclude Brancaccio – quello della messa in sicurezza del territorio, è un problema strettamente collegato al contenimento della cementificazione, e quindi impermeabilizzazione del suolo agricolo, e alla salvaguardia del paesaggio rurale, che pure è risorsa fondamentale per lo sviluppo del turismo".  
Di questi temi si parlerà durante il Forum Nazionale dell'Agriturismo, in programma a Tarquinia (Viterbo), e in particolare nella tavola rotonda del 21 novembre (Palazzo Consiliare, piazza Giacomo Matteotti 6, alle 10) sul tema "Agricoltura e turismo: motori della ripresa".

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