In occasione della ‘Giornata Mondiale del Rifugiato’, Airbnb.org rende noto che in Europa sono stati forniti alloggi temporanei gratuiti ad oltre 42.600 rifugiati ucraini, grazie alla generosità degli Host della piattaforma e alla collaborazione con organizzazioni no profit. Questi numeri sono in linea con l’impegno di Airbnb.org che a febbraio aveva annunciato che avrebbe fornito soggiorni a 100.000 rifugiati in fuga dall’Ucraina.
Polonia e Germania sono i due paesi in Europa che più stanno supportando l’iniziativa di Airbnb.org: i rifugiati accolti tramite la piattaforma in Polonia ammontano a 10.000, mentre in Germania sono 5.900.
Ad oggi, il team di Airbnb.org ha messo a disposizione di più di 107.000 rifugiati e richiedenti asilo alloggi temporanei gratuiti. In risposta a un’altra delle più recenti crisi, dall’agosto del 2021 ha fornito alloggi a oltre 26.000 rifugiati afgani.
L’organizzazione è grata agli host e a coloro che in tutto il mondo hanno contribuito a queste iniziative. Molti rifugiati e richiedenti asilo sono stati accolti dagli host di Airbnb: di questi, oltre 22.000 in tutta Europa, si sono registrati proprio per accogliere gli ospiti gratuitamente o con uno sconto tramite Airbnb.org.
Un ringraziamento rivolto non soltanto agli Host, ma anche ai partner di Airbnb.org: senza la loro collaborazione e il loro impegno niente di tutto questo sarebbe possibile. Si tratta di organizzazioni che identificano le persone bisognose, prenotano e coordinano i soggiorni, forniscono supporto quotidiano e aiutano i nuovi arrivati occupandosi delle prime necessità come generi alimentari, servizi legali e assistenza sanitaria. Le collaborazioni con altre organizzazioni no profit, enti governativi e altre realtà permettono ad Airbnb.org di continuare le proprie attività, comprese quelle da tempo realizzate insieme a IRC, HIAS, Church World Service e le oltre quaranta organizzazioni che supportano l’iniziativa a supporto dei rifugiati in fuga dal conflitto in Ucraina.
In Italia, particolarmente significativa è stata la partnership fra Airbnb.org e Refugees Welcome Italia, avviata proprio all’inizio dell’emergenza ucraina.
“La collaborazione con Airbnb è preziosa perché ci permette di offrire immediato alloggio a chi arriva dalla guerra: una casa dove riposare, lavarsi, ritrovarsi. Nel frattempo, noi lavoriamo per individuare una famiglia ospitante. Chiunque di noi dovesse trovarsi solo/a, ha una speranza: essere accolti, aiutati, ospitati. Aprire le porte di casa propria, su Airbnb o su Refugees Welcome, vuol dire proprio questo”, ha detto Valentina La Terza di Refugees Welcome.
Di recente, anche Let’s do it! Italy è entrata a far parte, insieme a Each One Teach One e Catholic Relief Services del gruppo di organizzazioni che collaborano con Airbnb.org per offrire alloggi a persone in più di 80 paesi. Altre realtà che continuano ad aiutare le persone in fuga dall’Ucraina con alloggi gratuiti a breve termine in tutta Europa sono, ad esempio, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM), Nova Ukraine e Save the Children Svezia, l’Azione umanitaria polacca, Karuna in Germania.