"Noi stiamo facendo un'indagine interna ma cose di questa natura nei vari anni non sono mai capitate né sospettate. In materia di sicurezza non ci può neanche essere l'ombra di permeabilità. Non si può ingenerare neanche l'ombra di sospetto che si possano fare pressioni nell'Ente". Lo ha sottolineato il presidente dell'Enac, Vito Riggio, a proposito di un'inchiesta su presunte irregolarità legate a un appalto del settore aereo che ha portato all'arresto del componente del cda dell'Ente Franco Pronzato. "E' doloroso l'arresto di un nostro consigliere di amministrazione, ma noi siamo garantisti non per scelta ma per rispondere alla Costituzione", ha detto Riggio secondo il quale questa vicenda "sul lavoro dell'Enac pesa quasi zero".
"Non abbiamo elementi per dire se Pronzato sia colpevole o innocente. E' una persona che negli anni di attività è stato molto corretto all'interno dell'Ente", ha proseguito Riggio, esprimendo "grande stima e collaborazione nei confronti della magistratura ma non vorremmo – ha concluso – che venga compromesso un lavoro decennale di serietà dell'Enac. Un'autorità di sicurezza non può nemmeno apparire permeabile o corruttibile".