Sono stati annunciati i finalisti dei ‘Booking.com Technology Playmaker Awards’, provenienti da più di 10 paesi europei, tra cui Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Spagna e Regno Unito.
I premi comprendono nove categorie che hanno lo scopo di riconoscere i contributo tecnologico delle donne in molteplici aree, tra cui l’imprenditorialità, l’innovazione, l’impatto sulla comunità, la sostenibilità e la leadership. I 9 vincitori saranno annunciati insieme a un decimo premio per il Technology Playmaker of the Year del 2018, in occasione di una speciale cena di gala che si terrà a Londra l’8 marzo in concomitanza con la Giornata internazionale della donna. Randi Zuckerberg, fondatore e CEO di Zuckerberg Media, terrà il discorso principale durante l’evento.
I vincitori saranno selezionati da un gruppo di top manager di società tecnologiche globali e start-up di successo tra cui Booking.com, Skyscanner, Just Eat, Happn, WeTransfer e SwiftKey, nonché rappresentanti del mondo accademico, del Parlamento europeo e una importante testata business, conosciuta in tutto il mondo. Ogni vincitore di una categoria riceverà un premio in denaro di 5.000 euro. Il Technology Playmaker dell’anno riceverà inoltre un premio pari a 10.000 euro.
“I Technology Playmaker Awards celebrano la diversità e l’uguaglianza di genere e mirano a potenziare e incoraggiare più donne ad entrare e ad avere successo nel settore della tecnologia, indipendentemente dal loro background. Recentemente abbiamo condotto una ricerca per capire meglio il pregiudizio di genere nel settore tecnologico e quasi il 90% delle donne intervistate ci ha detto che vedere più donne nei ruoli di leadership le avrebbe ispirate a far progredire la loro carriera in tecnologia. Speriamo, quindi, che i nostri vincitori e finalisti diventeranno modelli di riferimento per altre donne e ragazze in futuro – ha detto Gillian Tans, CEO di Booking.com – Abbiamo ricevuto candidature provenienti da background differenti e in diverse fasi di carriera. Da giovani imprenditrici che hanno creato programmi digitali per aiutare l’integrazione dei rifugiati, agli innovatori tecnologici che stanno rivoluzionando l’assistenza sanitaria e l’e-learning, passando per una bambina di 11 anni che sta insegnando ai suoi coetanei a programmare”.