martedì, 16 Aprile 2024

Burgio: low cost e internet hanno stravolto turismo tradizionale

Mancanza di infrastrutture adeguate e prezzi troppo alti: cosi Italia perde quote di mercato

“Negli ultimi anni l’Italia ha perso quote di mercato nel turismo anche se per gli stranieri rimane al top come paese da visitare almeno una volta nella vit”. Così Gabriele Burgio, presidente Alpitour, ha aperto il suo intervento al convegno Tourism Forecasts: strategie oltre la crisi”.
“Il problema – ha ggiunto – è che si è perso interesse per l’Italia per la scarsa qualità delle infrastrutture e per i prezzi alti. Le  vacanze in Italia sono le più care di tutti. Sono dunque sorte nuove destinazioni mare come Tunisia, Egitto e Turchia subito rivelatesi molto competitive per l’ottimo rapporto prezzo-qualità”. Quindi Burgio ha focalizzato l’attenzione su low cost e internet, i due fattori che più di altro hanno cambiato le abitudini dei viaggiatori e per riflesso quelle degli organizzatori turistici. “Il low cost – ha spiegato – ha messo fuori gioco tutte le politiche tariffarie dei pacchetti turistici. In un momento di crisi è un fenomeno che nessuno dei grandi è riuscito a gestire. Ma il low cost dà la sensazione del risparmio. Più ci si avvicina alla data di partenza, più il prezzo si alza al contrario di quello che fanno i tour operator tradizionali. Internet invece ha messo in crisi la distribuzione tradizionale. In Italia adv stanno aumentando rispetto al resto d’Europa. Non c’è bisogno di investimenti troppo cospicui né di spazi grandi per aprire un’adv nuova. Ma c’è una tendenza su cui riflettere: in Inghilterra quest’anno i clienti sono tornati in adv dopo 15 anni”. 

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