E' riconducibile ai mercati extra-Ue la crescita considerevole della spesa turistica dell'Italia nel 2012 che, secondo i dati della Banca d'Italia, ha fatto segnare un introito di 32 miliardi di euro, con un incremento del 3,8% rispetto all'anno precedente. Ai vertici della classifica figurano i Paesi Bric dove si registra in forte ascesa la spesa dei turisti provenienti dalla Russia (+28,8% ), dalla Cina (+29%), dall'India (+42,5%). In aumento anche gli introiti dagli Usa (+7,7%), dall'Australia (+11,2%) e dal Giappone (+12,5%).
Questi numeri confermano i risultati dell'Indagine che l'Agenzia-ENIT ha condotto attraverso la sua rete estera, sul fronte del turismo organizzato, presso i principali tour operator per verificare l'andamento delle vendite del prodotto-Italia nella stagione turistica estiva ormai avviata.
In riferimento alla Cina anche il sondaggio della CNTA (China National Tourism Administration) evidenzia nei primi tre mesi di quest'anno, un trend in ascesa dell'outgoing verso l'Italia del 28,8% superiore a quello registrato dalle altre destinazioni europee.
Ottimo piazzamento del Brasile (+10% di vendite rispetto all'estate scorsa), dell'Argentina, dell'India (incremento compreso tra il 5-10%), dell'Australia (+15% di aumento di vendite di cataloghi), del Giappone che si ripresenta prepotentemente nello scenario dei viaggi dove i TO segnalano incrementi variabili, ma tutti a due cifre.
Fra i mercati lontani si impone sempre più la Russia – le cui previsioni di crescita per i prossimi anni confermano una dinamica tra le migliori al mondo – con vendite superiori al 15% e richieste sempre maggiori per l'Emilia Romagna, la Riviera del Veneto, la Riviera di Ulisse, Sicilia, Sardegna, Ischia e Costa Amalfitana, Liguria.
Gli Usa continuano la loro robusta crescita e l'indagine dell'Enit suggerisce per la stagione estiva italiana buoni risultati con incrementi oscillanti tra l'8 ed il 25%. Tra le Regioni le più gettonate risultano la Toscana, il Lazio, il Veneto e la Campania. Buone le previsioni anche per l'inbound dal Canada.
Segnali di continuità si registrano dai turisti provenienti dagli Emirati Arabi che, secondo i TO, richiedono esclusivamente pacchetti individuali, su misura e l'offerta dei laghi, della montagna italiana, delle località termali.
Sul fronte dei bacini tradizionali, nei Paesi europei il dato più rilevante indica "stabilità" nelle vendite del Catalogo Italia rispetto alla scorsa stagione turistica: la maggior parte dei cittadini comunitari non rinuncia alla vacanza a causa della crisi economica, ma privilegia il turismo domestico, optando per viaggi short break.
Fra otto top destinazioni europee, l'Italia sarà al primo posto per tedeschi ed austriaci, olandesi, belgi e svizzeri; buono l'andamento dal Regno Unito e dalla Francia; stabile dalla penisola iberica e dall'area scandinava.
"Il nostro è un Paese che può permettersi di offrire turismo per dodici mesi all'anno e deve cercare di farlo – sottolinea il presidente dell'Enit, Pier Luigi Celli – L'Italia del turismo ha comunque il potenziale per poter reggere meglio e più flessibilmente la crisi. Magari ci sarà un riposizionamento a tipi di fruibilità di servizi più a buon mercato, ma bisogna cercare di rispondere in maniera adeguata e tempestiva alle richieste ed ai bisogni di un numero sempre maggiore di turisti, provenienti soprattutto dai nuovi mercati, che coltivano il sogno del viaggio in Italia e desiderano concretizzarlo al più presto".