Per la prima volta gli italiani ammettono di non riuscire a fare le vacanze come vorrebbero. A sostenerlo è l'Osservatorio turistico della montagna di Trademark Italia secondo la quale sarà un'altra estate di flessione, di perdite di giro d'affari e contrazione dei posti di lavoro. In e non va meglio per la montagna alpina che si prepara a vivere un'estate difficile con un calo del movimento stimabile oltre l'8% con punte del -12%. In testa alle preferenze del mercato europeo le località dell'Alto Adige, che grazie alla consistente quota di turisti stranieri perderanno meno di quelle dell'arco alpino centro-occidentale.
Addirittura l'84,7% degli operatori turistici di montagna segnala un calo della clientela italiana. Vanno meglio i flussi internazionali: circa 4 operatori su 10 affermano che il movimento straniero quest'estate sarà stabile e 2 su 10 prevedono una crescita.
Intervistati poi su richieste, atteggiamenti e stili di consumo dei turisti, gli operatori sottolineano l'attenzione "quasi esclusiva" dei turisti sull'elemento prezzo (segnalato dall'85,1% dei casi). In positivo però c'è un'interessante richiesta di soggiorni brevi e weekend (72,9%).
Sorprende, infine, la segnalazione delle crescenti richieste per gli alberghi che offrono il wi-fi free, mentre la richiesta di servizi benessere è ormai ritenuta una componente strutturale dell'offerta: cala la quota di turisti che ne fanno richiesta, dando per scontato che la struttura ricettiva ne disponga.