Il settore dell'enoturismo in Italia vale circa cinque miliardi di euro (dati Censis- Città del vino 2011) con tre milioni di italiani che scelgono i loro itinerari anche in base alla offerta enogastronomica. Il comparto si conferma come il motore delle vacanze "made in Italy", tanto che l'enoturismo è l'unico segmento in costante e continua crescita. E' quanto è emerso dalla prima giornata dei lavori della quarta conferenza internazionale sul turismo del vino in corso a Perugia.
E dalla conferenza è emerso che la cantina si sceglie su internet. "Il web ed il passaparola – ha detto Chiara Lungarotti, presidente del Movimento turismo del vino – sono strumenti di promozione che funzionano meglio dei canali e dei media tradizionali". Come risulta dall'indagine tra le circa mille cantine che aderiscono all'associazione, secondo cui per il 63% dei produttori interpellati, due clienti su tre scelgono l'itinerario e la visita in cantina da soli consultando internet.
Inoltre a Perugia è stato presentato il social network Movinclick, una sorta di Facebook enologico con forum, chat, condivisione di file multimediali e pagine personali. Contiene inoltre un "tasting note" sulle bottiglie preferite e "panel di assaggio" da fare comodamente in poltrona.
La conferenza ha tracciato anche il profilo del gastronauta-enoturista. A scegliere questo tipo di vacanze sono soprattutto adulti tra i 45 e 60 anni: pensionati e casalinghe (40%) e professionisti con reddito medio-alto (27%). Gli enoturisti vengono soprattutto dal Sud Italia (34 %) e dal Nord-Est (28-29 %). Le vacanze sono piuttosto brevi ma spalmate lungo tutto l' anno: di un giorno (56%) o due (26). La spesa media pro-capite è di 193 euro al giorno, di cui il 17% per l'acquisto di vino.
