Italia non solo mare, niente crisi in agosto. Buone vacanze!


“Parlare di crisi del turismo di agosto è allarmistico e fuorviante”. Lo ripete la ministra del Turismo Daniela Santanchè sottolineando che il turismo sta cambiando, che sempre più persone scelgono i mesi spalla, dunque che l’allungamento delle stagionalità sta iniziando a dare i suoi frutti, e molti turisti, soprattutto i connazionali, non scelgono necessariamente le località balneari per le ferie estive ma sempre più spesso optano per le città d’arte o la montagna.

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“I primi due mesi estivi – sottolinea il ministro – hanno visto l’Italia al top del mercato turistico mediterraneo, sia per tasso di saturazione online travel agencies che per competitività dei prezzi, con un 48% di saturazione per giugno e oltre il 43% a luglio, da un lato, e una tariffa media più bassa rispetto a competitor di primissimo livello come Grecia e Spagna, dall’altro”.

“Anche il primo trimestre del 2025 – aggiunge Santanchè – è stato all’insegna della crescita, sia sul 2024 che sul 2019: tanto sul fronte della spesa turistica quanto su quello dell’aumento delle presenze. Inoltre, ad aprile abbiamo registrato pure l’incremento dei passeggeri aerei. Tutto questo significa non solo che il turismo italiano sta andando bene, con il segno “più” in molte voci della sua performance, ma anche che sempre più turisti scelgono i “mesi di spalla”, quelli tradizionalmente meno canonici, come appunto i primi quattro mesi dell’anno”.

“Senza dimenticare il giro d’affari da 15 miliardi di euro per le prenotazioni alberghiere che Unioncamere ed Enit stimano per il periodo giugno-settembre, con il 43% di prenotazioni per i soggiorni di ottobre registrato già a giugno, altro importante indice della capacità di destagionalizzare che l’offerta turistica italiana è in grado di proporre” dice ancora.

E c’è anche il tema della distribuzione dei flussi nello spazio e rispetto ai vari prodotti proposti. “L’estate italiana – spiega la ministra – non è solo mare, e infatti si registrano alti livelli di vendite anticipate anche per montagna, città d’arte e aree interne, intrinsecamente legate al turismo verde”. Il punto quindi, secondo Santanchè – è che, in generale, il turismo sta cambiando. “La domanda – conclude – trova nuove tendenze e dinamiche. E l’offerta si rimodula e si riadatta. Di conseguenza, ci stiamo allontanando dalla classica impostazione alta stagione/bassa stagione, in base alla quale c’è il boom di turisti in pochi, specifici mesi, e scarsità nel resto dell’anno, perché il turismo si sta anche destagionalizzando”.

Buone vacanze!

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