lunedì, 6 Maggio 2024

Ognissanti, Federalberghi: ponte sì per 7,3 mln di italiani

L’87% resterà nella Penisola e all’estero il 61% sceglierà capitali europee

Saranno 7,3 milioni gli italiani in viaggio per il ponte di Ognissanti, il +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2010. L'87% (rispetto all'83% del 2010) rimarrà nel Belpaese, mentre il 10% (rispetto al 15% del 2010) andranno all'estero. Lo rivela l'indagine di Federalberghi con il supporto tecnico dell'Istituto ACS Marketing Solutions.
Le località montane saranno quelle più frequentate (il 40% rispetto al 38% del 2010); il 21,5% (rispetto al 24% del 2010) andranno in località di mare mentre il 19% (rispetto al 22% del 2010) si recheranno in località d'arte ed un 5,5% (rispetto al 4% del 2010) sceglieranno località termali e del benessere. Il 6,8%, infine, si recheranno nei loro centri di origine per onorare la festività di Ognissanti.
Per quei pochi che sceglieranno mete estere, le grandi capitali europee faranno la parte del leone con addirittura il 61,1% della domanda complessiva. Il 13,9% andrà oltre oceano in visita alle grandi capitali extra-europee. Un 8,3% opterà per mari esotici ed un 5,6% effettuerà brevi crociere fuori dai confini nazionali.
Anche in questa occasione, l'albergo sarà la struttura prescelta dal 32,7% dei viaggiatori (rispetto al 36,2% del 2010), seguito dal 27,6% di chi andrà in casa di parenti o amici (rispetto al 24,6% del 2010) e dal 12,1% che si recherà in casa di proprietà (rispetto al 16,9% del 2010). L'agriturismo sarà scelto dal 7,3% dei viaggiatori (rispetto al 6,5% del 2010) ed il campeggio dal 2,8% (rispetto al 3,6% del 2010).
 Mediamente, si spenderanno 251 euro (rispetto ai 248 del 2010 per un +1,2%) per trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, da cui un giro d'affari di 1,83 miliardi di euro (rispetto a 1,74 miliardi di Euro del 2010 per un +4,7%). La durata media del soggiorno durante questo ‘ponte' del 1° novembre, sarà infine di 3,2 notti trascorse fuori casa (rispetto alle 3 notti del 2010). 
"Sono dati positivi – afferma Bernabò Bocca, presidente Federalberghi – che confermano come il turismo sia considerato quasi un ‘bene' primario al quale gli italiani ricorrono per esorcizzare la congiuntura, dando comunque al settore un riconoscimento tangibile di quanto il rapporto qualità-prezzo sia al centro di questo successo.

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