venerdì, 3 Maggio 2024

TripAdvisor, se i clienti usano recensioni per minacciare albergatore

I racconti di alcuni gestori giunti in forma di commento sulle pagine di Travelnostop

Continuano a pervenire alla nostra redazione commenti e opinioni dei nostri lettori sul caso TripAdvisor e le recensioni false. Soprattutto da parte di albergatori o gestori di attività ricettive che ci raccontano la loro esperienza. Rossella Liuzzi, ad esempio, racconta che "il cliente cosciente del danno che potrebbe arrecare pretende uno sconto dietro minaccia di una recensione molto negativa. In questo modo siamo nelle loro mani".
Dello stesso avviso Marika Malvaso. "Per anni sono stata strenua sostenitrice di TripAdvisor, ma devo riconoscere che qualcosa è cambiato ed in peggio – racconta – da ormai quasi un anno mi arrivano messaggi quasi giornalieri per abbonarmi a TripAdvisor, in quanto gestore di 2 hotel, a cui non ho mai risposto e da un paio di mesi siamo stati messi in "punizione": vengono pubblicati solo giudizi negativi. So per certo che 20 giudizi positivi nell'ultimo mese non sono stati presi neppure in considerazione, ed i clienti mi scrivono pure per dirmelo, ma ovviamente non possiamo farci niente. Pubblicano invece improperi di gente ai quali non sono stati concessi ulteriori sconti, richiesti prima del check-out (perché clienti storici, perché partivano una notte prima, perché il water cigolava, perchè il servizio taxi non era all'altezza!) In più non esiste possibilità di cancellarsi dalla loro lista, se non documentando che l'attività è stata chiusa".
"Anche noi – scrive Ivana Miccichè – notiamo che alcune recensioni potrebbero essere false, ad esempio che il prezzo è di 80 euro (i prezzi sono pubblicati sul sito e non superano i 70 solo la prima parte di agosto), che non c'è nulla a colazione o che diamo solo caffè, biscotti e cornetti (i cornetti non li abbiamo mai dati). Ma la cosa che ci insospettisce maggiormente è la cattiveria con cui vengono scritte alcune recensioni negative, che fanno più pensare ad un tentativo di diffamazione (forse per invidia) che altro. E' nostra intenzione pertanto andare fino in fondo a questa storia".
Paolo Manca propone invece un sistema per certificare le recensioni attendibili. "Basterebbe utilizzare un sistema di QR Code. Si espone il codice alla reception o sulla fattura e con un comunissimo telefono con fotocamera (con uno smartphone è anche più comodo) si può ottenere il codice che certifica l'effettiva presenza nella struttura. Ma magari è fantascienza…"
Per Dora Moscati il problema di TripAdvisor è la mancanza di autorevolezza e di presa di responsabilità. "La Guida Michelin, per esempio, basa i suoi introiti sulla vendita del libro. Si accerta, quindi, che ciò che viene pubblicato sia corrispondente al vero poiché, se i lettori ci trovassero scritte delle fesserie, non la ricomprerebbero. Per garantire la correttezza dell'informazione inviano, assolutamente in incognito, degli ispettori che controllano lo standard della struttura. La guida Michelin si assume una responsabilità verso gli utenti di quello che dice e su questo fonda il suo successo. Ma Tripadvvisor è solo un foglio di opinioni in cui tutti dicono tutto e il contrario di tutto".

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