La montagna piemontese torna a protestare per chiedere rispetto e attenzione a una settimana dallo stop alla ripresa. Maestri di sci, operatori turistici e impiantisti si sono trovati davanti alla sede di Cuneo Neve, associazione di Confindustria che riunisce le 15 stazioni invernali della provincia. Con loro anche il governatore Alberto Cirio, che è tornato a chiedere “i ristori tanti attesi ma finora solo annunciati” dal Governo.
“Siamo qui perché crediamo che la gestione del mondo della montagna all’interno della pandemia debba essere affrontata con rispetto – ha sottolineato Cirio – L’ordinanza che ha impedito la riapertura solo il giorno prima di quello stabilito per aprire non è accettabile”.
I ristori in arrivo sono contributi provenienti da risorse statali: 5,3 milioni andranno ai gestori degli impianti di risalita, 300 mila euro ai club iscritti alla Fisi, 2,6 milioni ai maestri di sci alpino e di snowboard iscritti all’albo nazionale, e 1,8 milioni ad agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazioni connessi al comparto.