venerdì, 22 Novembre 2024

Continuità territoriale, anche AeroItalia senza aiuti su Olbia

Continua la guerra tra vettori per i cieli sardi. Oggi che il nuovo bando è in corso e c’è già stata l’aggiudicazione provvisoria, è un terzo soggetto AeroItalia – arrivata al primo posto sulle rotte di Olbia (Milano e Roma) con un ribasso d’asta del 75% – a rilanciare dopo il colpo di scena di Volotea. Quest’ultima, arrivata terza nell’offerta per la tratta Olbia-Fiumicino, ha detto di voler volare senza aiuti, di fatto azzerando l’offerta di AeroItalia che ha così avanzato la stessa proposta della low cost spagnola. In più, però, AeroItalia ha preannunciato un ricorso.
Se la Regione, fatte le dovute verifiche, accetterà la proposta di Volotea, la nuova compagnia aerea italiana andrà al Tar. Intanto i sindacati temono mosse su altre rotte e sono in attesa che si definisca la partita su Alghero con una procedura negoziata, dopo che la gara per le tratte su Roma e i Milano era andata deserta. AeroItalia ha informato “l’Enac sollecitando i dovuti controlli circa il comportamento della compagnia aerea Volotea”.
“Sotto attacco è il diritto dei sardi ad volare e ad avere la continuità territoriale – dice l’assessore regionale dei Trasporti Antonio Moro – Fin dal mio primo giorno di insediamento ho chiesto  ai diversi raggruppamenti di tenere fuori dallo scontro politico la continuità territoriale aerea e ho fatto appello a tutti i sardi perché difendano il diritto di poter avere i voli agevolati e le frequenze e tariffe stabilite dalla vigente gara”.
Per la Filt Cgil si sta assistendo a “un vero e proprio scontro tra compagnie e non una reale volontà di candidarsi per effettuare un servizio di trasporto aereo da e per la Sardegna”. La battaglia legale preoccupa la Uiltrasporti che teme “la sospensione del bando: questo vorrebbe dire bloccare la rotta Olbia – Roma e magari portarla a libero mercato”. “Quanto sta accadendo tra Volotea e AeroItalia conferma che occorre un nuovo bando per la continuità territoriale che abbia regole chiare e stringenti, pur nel rispetto delle disposizioni europee”, chiede la Fit Cisl.

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