Addio all’addizionale comunale dal 2026: è ufficiale
01 Agosto 2025, 11:01
Alla fine è diventato legge. L’abolizione dell’addizionale comunale ha ricevuto anche l’ok del Senato. L’esenzione sui diritti d’imbarco negli aeroporti siciliani con un traffico annuo inferiore ai 5 milioni di passeggeri entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 e riguardera Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria.
Esulta il presidente Renato Schifani: “esprimo grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Senato della norma. Si tratta di un provvedimento fortemente voluto dal governo Schifani, che sarà interamente finanziato con fondi regionali, con l’intento di favorire i collegamenti aerei su Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria e di promuovere la crescita del turismo in queste zone”.
“L’emendamento del Senato che permetterà di non applicare l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco per gli aeroporti siciliani più piccoli è il coronamento di un grande lavoro che la Regione ha portato avanti in questi mesi per incentivare i voli verso questi scali e di conseguenza incrementare i flussi turistici – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò -. La misura è totalmente finanziata con fondi regionali e ha già suscitato grande interesse tra i vettori. Consentirà l’aumento dei voli e del numero dei passeggeri nei territori connessi ai quattro aeroporti interessati, incentivando anche la destagionalizzazione”.
“L’approvazione da parte del Senato consente di dare immediata applicazione alla misura fortemente voluta dal governo Schifani e approvata dall’Ars lo scorso mese di giugno. Con uno stanziamento di 6,6 milioni di euro abbiamo dato copertura all’abolizione del tributo, allo scopo di promuovere la crescita dei traffici negli aeroporti e il conseguente sviluppo dei territori in cui sono localizzati gli scali. Utilizzando in modo virtuoso la leva fiscale, contribuiamo a rendere più conveniente viaggiare verso queste destinazioni con un beneficio per i cittadini oltre che per il turismo”, spiega l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, dopo l’approvazione della norma nel Dl Economia.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Airgest, Salvatore Ombra: “un traguardo che attendevamo da anni, per il quale non abbiamo mai smesso di impegnarci, mettendo in campo ogni sforzo e ogni possibile azione utile, con tenacia, passione e convinzione. L’eliminazione dell’addizionale comunale rappresenta molto più di un semplice provvedimento fiscale: è una scelta strategica che potrà finalmente liberare nuove energie per il rilancio del traffico aereo su scali che sono veri e propri presìdi territoriali, strumenti di connessione, sviluppo e crescita per le nostre comunità. Sono certo che questo intervento non sottrarrà risorse agli altri scali siciliani, ma anzi favorirà un’espansione dell’offerta complessiva, rendendo la nostra regione sempre più attrattiva per i vettori e sempre più vicina al potenziale straordinario che la storia, la posizione geografica e la vocazione turistica le assegnano”.
“La decisione del Senato è una scelta strategica che rafforza il ruolo di queste infrastrutture senza compromettere l’attrattività degli aeroporti di Catania e Palermo – commenta Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, che gestisce gli scali di Catania e di Comiso -. Questo provvedimento non soltanto migliora la competitività delle nostre strutture, ma aumenta anche l’interesse verso lo scalo ibleo, rendendolo ancora più attrattivo per le compagnie aeree e per i flussi turistici”.